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Il Napoli vara la conferenza stampa a inviti (e non se ne sentiva il bisogno)

Alla conferenza di Sarri parteciperanno solo le testate invitate. È nel diritto del Napoli ma è una decisione che alimenta inutili polemiche.

Il Napoli vara la conferenza stampa a inviti (e non se ne sentiva il bisogno)

Verrebbe da dire che a volte il Napoli sembra che le polemiche se le vada a cercare. Non è una novità assoluta (almeno a leggere i commenti di stranieri su Twitter), però l’idea di aprire le conferenze pre-partita di Sarri solo alle testate invitate dalla società è innanzitutto fuori luogo e poi riporta il Napoli al centro dell’attenzione e non per una notizia positiva. Ovviamente, e giustamente, su Twitter è un florilegio di attacchi da parte di giornalisti italiani e stranieri: da Horncastle che scrive di decisione assurda, a Crosetti che paragona il Napoli alla Turchia, a Roberto Renga, a Giovanni Capuano.

Come detto, il Napoli se l’è cercata. Se era un modo per regolamentare l’accesso alle testate autorizzate a i giornalisti professionisti o comunque con tesserino, è stato comunicato male.

Così sembra che il Napoli faccia la lista dei buoni e dei cattivi e sarebbe francamente inaccettabile. Dribblare una domanda non è un’impresa così eccezionale (e tra l’altro non stiamo parlando del Watergate), ma i giornalisti devono essere tutti uguali. Il Napoli ha il diritto di scegliersi i suoi nemici, così facendo ottiene il solo effetto di accendere i riflettori su una innocua conferenza prepartita sia pure di un allenatore come Sarri che fin qui non ha ancora parlato. Insomma, una decisione di cui si poteva fare a meno e che finirà con l’alimentare inutilmente ulteriori malumori. Una ordinaria conferenza stampa sarebbe stata la scelta più saggia oltre che la più corretta. 

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