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Pescara-Napoli: il rapporto tormentato tra le tifoserie, gli scontri del passato e i dubbi per questa sera

Tre anni dopo, si torna all’Adriatico. Nell’ultimo incrocio, situazione tranquilla dopo anni all’insegna della guerriglia. Nessun dispositivo di sicurezza particolare. Basterà?

Pescara-Napoli: il rapporto tormentato tra le tifoserie, gli scontri del passato e i dubbi per questa sera

Pescara-Napoli alla prima di campionato sarà interessante anche da un punto di vista meno “sportivo”, più riferito alla cronaca. Quella vera, però. In pochi, infatti, hanno considerato la situazione ordine pubblico. I rapporti tra le due tifoserie sono tesi, e stiamo utilizzando un termine fortemente eufemistico. Basta un veloce giro in rete per capire che tra le curve di Napoli e Pescara non corre assolutamente buon sangue. Scontri nel match in Abruzzo del 2004 (campionato di Serie B), stessa cosa per l’altro incrocio nel campionato cadetto (26 novembre del 2006). Nel primo caso, il bollettino riportò di un tifoso partenopeo in rianimazione e di cinque feriti tra le forze dell’ordine; nell’altro incrocio, l’ultimo nel campionato cadetto, un altro tifoso napoletano in come e quattro auto dei tifosi provenienti dalla Campania bruciate.

Nel 2013, invece, la situazione fu molto diversa. Nel frattempo, infatti, erano stati istituiti strumenti come la tessera del tifoso e le varie disposizioni da parte dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive. Il livello di guardia per quella partita, nonostante alcune polemiche per il suo posizionamento orario (si giocò in notturna, così come avverrà oggi), fu medio-alto, e le misure di sicurezza vennero rafforzate. Questa sera, tre anni e mezzo dopo (si giocò a fine aprile 2013), si torna a giocare Pescara-Napoli. Sarà importante verificare la posizione della Curva A, che – dopo lo scioglimento del movimento ultras unitario – potrebbe presentare dei gruppi tesserati e quindi virtualmente “abilitati” alla trasferta in Abruzzo. Per il momento, non si registrano notizie di scontri, ma il fischio d’inizio è ancora molto lontano. In settimana, nessun provvedimento o intervento importante delle istituzioni in vista del match allo Stadio Adriatico. Tra qualche ora, vedremo se la politica del silenzio pagherà i suoi dividendi e ci regalerà una semplice e tranquilla serata di calcio.

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