Bonucci parla a Sky, e noi per una volta siamo un po’ d’accordo con lui. Dice una cosa che noi sosteniamo da sempre, ma che fa strano sentire a un calciatore della Juventus dopo un’estate spesa (un po’ da tutti) a magnificare il mercato dei bianconeri. Secondo il difensore della Nazionale, sono bastati i primi 20 minuti un po’ così contro il Siviglia a far scemare subito il grande entusiasmo intorno alla squadra di Allegri. «Abbiamo creato 6-7 palle gol, ma a differenza di quanto successo in campionato, siamo stati poco bravi a finalizzare. Mi ha però deluso l’atteggiamento dei tifosi nell’arco dei 90 minuti: la squadra va sostenuta e invece ieri sera, dopo i primi 20 minuti, c’era già chi cominciava a mugugnare».
Lo ripetiamo, siamo d’accordo con lui. Lo stare “spalla a spalla” (cit.), il sostegno ai calciatori prima della critica (costruttiva, possibilmente) dovrebbe essere un po’ il must di tutte le componenti che stanno intorno a una squadra di calcio. Non succede sempre, e noi ce ne rammarichiamo. Da ieri sera succede anche alla Juventus, evidentemente. Nonostante i cinque scudetti consecutivi e l’aura di potenza (fondamentalmente meritata) costruita intorno a questa squadra. È una notizia, perché conquista l’apertura della home di gazzetta.it. Noi non gioiamo perché loro hanno vissuto una serata difficile, anzi lo ripetiamo: siamo d’accordo con Bonucci, questa volta. Un pareggio in Champions non è la fine del mondo.
Il resto dell’intervista riguarda il prossimo match, contro l’Inter: «Mi aspetto di affrontare un’Inter agguerrita, che vorrà vincere la partita, è sempre il derby d’Italia. Sono una squadra in costruzione, hanno cambiato tanto, in panchina e in campo, e vorranno far vedere che sono all’altezza della Juve. Ma troveranno di fronte una squadra ancora più affamata dopo il pari in Champions, vogliamo diventare l’unica squadra italiana ad aver vinto sei scudetti di fila». Una bacchettata ai tifosi, un nuovo urlo di belligeranza. È il momento un po’ così che si sta vivendo a Torino, dopo che si sono accorti di poter essere anche “normali”. Vedremo come sapranno reagire, proprio contro l’Inter.