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I cinque gesti tecnici di Dinamo Kiev-Napoli: Reina, Hamsik e quel diavolo di Yarmolenko

Cinque animazioni, cinque momenti della partita che ci hanno colpito.

I cinque gesti tecnici di Dinamo Kiev-Napoli: Reina, Hamsik e quel diavolo di Yarmolenko

Il tiro di Sydorchuk e la parata di Reina

Giusto trenta secondi e la Dinamo potrebbe andare in vantaggio segnando il gol dell’anno: Albiol sbaglia un appoggio semplice a metà campo e Sydorchuk, recuperata palla, neanche ci pensa e visto Reina fuori dai pali prova a beffarlo. E il suo lob perfetto andrebbe a infilarsi giusto sotto la traversa se il portiere del Napoli non recuperasse alla grande la posizione effettuando una parata difficilissima.

 

Il gol di Garmash

D’accordo, la difesa del Napoli è tutto meno che perfetta nell’occasione: Albiol è troppo tenero in marcatura e Allan dovrebbe essere molto più reattivo nel raddoppiare. Ma il movimento del centrocampista della Dinamo è da centravanti consumato e la sua girata stilisticamente inappuntabile.

 

Il cambio gioco di Hamsik

Il gol del raddoppio del Napoli nasce da una giocata in timing perfetto del capitano: l’arbitro starebbe per fischiare la fine del primo tempo ma lui è lesto a superare la metà campo e a sventagliare dall’altra parte per Callejon, rendendo l’azione troppo pericolosa per essere fermata. E inutili le successive proteste degli ucraini per la rete realizzata ben oltre il minuto di recupero.

 

Dribbling e palo di Mertens

Qui il belga è talmente rapido che in diretta quasi non ce ne si accorge: come suo solito, punta l’avversario partendo da sinistra e poi sposta improvvisamente la palla sull’altro piede, calciando con altrettanta immediatezza e prendendo pure in controtempo il portiere, salvato solo dal palo. Immaginiamo che il povero Makarenko abbia ancora il mal di testa.

 

Il doppio passo di Yarmolenko

Per tutta la partita l’esterno ucraino, di gran lunga l’elemento di maggior tecnica della Dinamo, ha creato non pochi problemi al Napoli, che spesso ha dovuto raddoppiarlo se non triplicarlo. Qui, estrapoliamo un saggio delle sue qualità palla al piede. La cosa impressionante è che non parliamo di un brevilineo, anzi. Ne risentiremo parlare.

 

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