Due stagioni come miglior attacco, ma la fase difensiva non è altrettanto efficace. La conferma di come il tecnico bresciano prediliga uno stile offensivo.
Presentando la partita in conferenza stampa, Roberto De Zerbi ha insistito su un punto fondamentale: «Voglio giocare il mio calcio». Si parlava di Sarri, di modelli, di idoli. Insomma, si parlava di ispirazioni che spesso sfociano in vere e proprie copie tattiche, anche se poi sono il campo e i risultati a decidere chi ha fatto le cose migliori.
Abbiamo già cercato di capire il modello di calcio del tecnico bresciano, tutto basato su un atteggiamento proattivo e sul coraggio di giocare il pallone con velocità anche in caso di situazioni di inferiorità tecnica. Più o meno, quello che è “passato” dalla sua presentazione, dalle parole dette ieri nell’immediata vigilia del match. Più o meno, quello che ci dice pure il suo storico in carriera. Due stagioni intere, per De Zerbi, su una panchina. Quella del Foggia, in Lega Pro. E due stagioni in cui i satanelli rossoneri sono stati il miglior attacco del loro campionato: 63 gol (in 38 partite) il primo anno e 61 (in 34 match) nel secondo.
Un settimo posto a maggio 2015, la finale playoff persa tre mesi fa: questi, invece, sono i risultati della squadra. Che non sono trionfali perché c’è il contraltare dell’attacco. La difesa è stato il punto debole delle due edizioni del Foggia di De Zerbi. Non tanto nei numeri e nello score, comunque positivo (36 reti al passivo nella prima stagione, 31 nell’ultima), quanto nel posizionamento rispetto a chi ha vinto il campionato. Il Benevento dell’anno scorso, infatti, ha chiuso la regular season con 21 gol incassati. Stessa cosa nell’anno precedente, con i sanniti ancora miglior retroguardia (ma secondi, nonostante i 29 gol al passivo) e la Salernitana promossa in B con 31 gol subiti.
La conferma che serviva, a De Zerbi piace giocare in attacco. Anche se stasera sarà difficile vedere un Palermo subito frizzante e pienamente offensivo come vuole il suo nuovo tecnico, insediatosi da pochi giorni. Che ha un atteggiamento che potrebbe essere favorevole al Napoli, che negli spazi aperti sa esaltarsi. Vedremo.