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Il Genoa non nacque rossoblù (il grifone nel tempo si è buttato a sinistra)

Il Genoa nacque in maglia bianca, poi il cambiamento. Il grifone arrivò in un secondo momento e ha subito molti cambiamenti.

Il Genoa non nacque rossoblù (il grifone nel tempo si è buttato a sinistra)
Il Genoa del 1898, in maglia bianca

Il Genoa è il club più antico d’Italia? Esatto. I suoi colori sociali sono stati sempre il rosso e il blu? Errato. Il Genoa Cricket and Athletic Club nacque in un giorno imprecisato dell’imminente primavera del 1893, quando undici uomini in camicia bianca, come la maggior parte delle squadre di cricket, si cimentarono in un incontro sul campo ricavato sulla piazza d’armi di Sampierdarena. Ora, se si accetta per assioma che la data di una società calcistica coincida con l’inizio dell’attività specifica, quella fu l’alba dorata del club genovese, primo rampollo della nutrita colonia inglese residente in Italia. All’inizio fu riservato solo ai cittadini di Sua Maestà britannica nel capoluogo ligure e a uno sparuto numero di cittadini svizzeri loro sodali. Gli autoctoni ne furono esclusi. Il primo presidente fu Charles Alfred Payton, baronetto dell’Impero e Console generale a Genova.

Nel 1895 le porte si aprirono agli italiani per l’intraprendenza di James Spensley, uno dei soci, medico di bordo che aveva aperto un ambulatorio in città per i marinari britannici delle navi ancorate nel porto. Era un portiere di calcio dilettante, ma fervente appassionato. Fondò all’interno del club una sezione calcistica imponendo la modifica di nome e statuto sociale in “Genoa Cricket and Football Club” e ammettendo finalmente soci italiani «in numero non superiore a 50» anche per rimpolpare l’ormai esigua pattuglia di giocatori stranieri.

genoa-grifone

Il 1897 è in sostanza il vero anno di nascita del Genoa come società italiana di calcio. Fu uno dei sette club fondatori della Federazione Italiana Football, antesignana della Figc, e dei quattro partecipanti al primo campionato indetto dalla neonata federazione. Giocò i primi tre campionati con la maglia bianca originaria, nel 1900 adottò la casacca a strisce biancoblù mutuata da quella dello Sheffield Wednesday, squadra che stava facendo sfracelli nel campionato inglese ed era seguita con ammirazione da alcuni soci. Nel 1901 in occasione della scomparsa della regina Vittoria furono adottati i colori dell’Union Jack, la bandiera britannica, anche se la descrizione parla di «rosso granato e blu».

La maglia era partita con il blu posizionato a destra. Il Genoa con in porta il medico-allenatore Spensley vinse sei dei sette pionieristici campionati. Nello stemma ufficiale apparve il Grifone, il simbolo araldico di Genova, bestia mitologica derivante dall’incrocio di un’aquila con un leone, sormontato dalla croce rossa di San Giorgio. Inizialmente il Grifone guardava a destra, successivamente durante il Ventennio gli toccò reggere il peso, non solo metaforico, del Fascio Littorio. Ora, sempre più rampante, guarda stabilmente verso sinistra.

All’inizio degli anni ’80, la furia revisionista di molti grafici, sollecitata da esigenze commerciali, non risparmiò nemmeno il leggendario grifone genoano. Divenne, con evidente disappunto dei tifosi, un brutto «gallinaccio». E avevano ragione da vendere.

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