Gli Sconvolts lo ritenevano indegno perché ex juventino. Rastelli e il Cagliari si sono piegati. Il pubblico era con Storari.
Una storia di ordinaria meschinità quella andata in scena in questi giorni a Cagliari dove il portiere Storari ha perso la fascia di capitano perché gli Sconvolts – gruppo ultrà – non lo ritenevano degno per il suo passato juventino, perché sulla sua fascia di capitano non c’era la scritta Sconvolts e perché nel 2008 chiese un aumento a loro dire non legittimo. Sta di fatto che gli ultras hanno cominciato a “rumoreggiare” e il Cagliari – dimostrando polso fermo – ha tolto la fascia al portiere col beneplacito dell’allenatore Rastelli.
Ecco cosa scrive la Gazzetta:
Hanno vinto gli ultrà, purtroppo. E sono bastati un volantino e un paio di cori. Hanno scritto «quel mercenario di Marco Storari non deve mai più scendere in campo da capitano» e il Cagliari, dopo una settimana, si è piegato alla loro volontà. E ha obbedito. Via la fascia, portiere degradato. Paura di un ambiente ostile nella curva del Sant’Elia? Paura del giocatore di ritorsioni in città? Non ci possono essere giustificazioni: Storari andava difeso in tutti i modi, il presidente Giulini non doveva assecondare gli Sconvolts, e invece la società si è mostrata debole. Troppo debole
Non possiamo che sottoscrivere. Il quotidiano ricorda anche quando la Digos indagò perché Zeman se ne andò a causa del clima che si era creato. Storari in questi giorni si è persino scusato – di cosa poi? – ma l’allenatore ha deciso di eliminare il problema alla radice. Incurante del fatto che il resto dello stadio ha difeso Storari quando è stato contestato dagli Sconvolts. Nel calcio italiano comandano gli ultras, come giustamente disse anni e anni fa Fabio Capello.