Un giorno all’improvviso, svaniscono le voci di contrasti e le difficoltà nell’accordarsi: bastavano un paio di buone prestazioni per “riavere indietro” il miglior Insigne.
Succede che poi, in campo, “tutto va bene” e quindi le cose tendono a sistemarsi anche fuori. Succede che un calciatore, nella fattispecie Lorenzo Insigne, risponda bene alle sollecitazioni nella sua prima partita da titolare, a Palermo (ne abbiamo scritto anche noi, qui), e allora tutte le incomprensioni fanno la fine della polvere: sotto il tappeto, o al massimo nel sacchetto della Folletto.
Insomma, alla fine si è schiarito il cielo intorno a Insigne. Lo dice e lo scrive anche la Gazzetta, in un pezzo in cui sottolinea l’importanza degli esterni offensivi per il gioco del Napoli. Nel capitoletto dedicato a Insigne, si parla anche di quel rinnovo che tarda ad arrivare ma poi vuoi vedere che arriva. Così, un giorno all’improvviso. «Insigne che al Barbera ha dato segni di ritrovata vitalità e che potrebbe tornare titolare sabato contro il Bologna. Lorenzinho è stato recuperato alla causa, adesso aspetta che si risolva la sua situazione contrattuale. Lui vuole prolungare, il Napoli vuole tenerlo. Discorso simile per Mertens, che anzi è ancora più vicino alla firma».
Finite quindi le speculazioni sull’Inter, la querelle su richieste di ingaggio spropositate e su un rapporto ormai compromesso. Sparita anche quella storia dell’articolo 17, dello svincolo forzoso. Bastava così poco, un paio di partite fatte bene o magari cambiare prima il colore dei capelli: a saperlo prima, tutti (la società, i giornalisti, l’entourage dello stesso calciatore), ci evitavamo un altro casino. Che forse, semplicemente, non è mai esistito.