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La probabile formazione del Napolista: dubbio Milik-Gabbiadini, una chance per tutti

Le considerazioni sulle scelte di stasera per il match contro il Bologna: ballottaggi, dubbi e turnover.

La probabile formazione del Napolista: dubbio Milik-Gabbiadini, una chance per tutti

Terza partita in una settimana, e Napoli ha voglia e forse pure necessità di turnover. Voglia e necessità sono due cose diverse, non per forza vicine o parallele. Necessità, anche perché siamo a settembre, vuol dire una rotazione prospettica per quello che dovrà essere da qui fino a quando avremo due competizioni “fisse” e partite da giocare ogni tre giorni; necessità vuol dire far abituare tutti al gioco del Napoli, creare condizione fisica, dare ai titolari la possibilità di staccare un attimo più mentalmente che fisicamente, dopo due trasferte.

La voglia, invece, sta nella curiosità di vedere i nuovi. Di capire cosa possano essere per il Napoli, per Sarri. Napoli-Bologna, match in casa dopo due trasferte di fila e a tre giorni dalla terza (Genova, sponda rossoblu) potrebbe essere un’occasione. Non perché sia una partita facile, non lo è, ma perché comunque si gioca contro una squadra di un livello leggermente più basso (sulla carta) e in mezzo a un calendario fitto di impegni. Per questo, sotto, nella nostra proiezione, abbiamo dato un po’ di chance a tutti. Vi spieghiamo perché.

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Hysaj – Maggio e Ghoulam-Strinic

Dopo Palermo, l’idea che l’albanese possa lasciare spazio al terzino vicentino è un’eventualità che esiste, una cosa che rientrerebbe nel concetto di alternanza. Certo, pensare a una cosa del tipo “una partita uno, una partita l’altro” è francamente esagerato, per quanto Maggio abbia giocato davvero bene a Palermo. Hysaj, però, è un calciatore titolare di questo Napoli, un grande punto di forza. Che ha anche la necessità di mettere nelle gambe le famose “due partite in tre giorni”. Difficile, quindi, ipotizzare altro turnover nel ruolo di laterale basso a destra. Giusto un 20%.

A sinistra, invece, le probabilità crescono. Non è che abbiamo fonti o mezze certezze su Strinic per Ghoulam, ma è un po’ la legge dei grandi numeri: in una stagione (che è già) massacrante, prima o pi l’algerino dovrà riposare. Finora, ha giocato tutte le partite per tutti i 90 minuti. Uno dei pochi, forse l’unico insieme ad Albiol e Koulibaly. L’idea di dargli un turno di respiro e, insieme, di far riassaporare il campo a Strinic, non ci pare proprio campata in aria. Anzi, forse sarebbe pure giusto e intelligente. Però, come dire: Ghoulam è un titolare, una risorsa ed è in fase di miglioramento dopo un inizio complesso. Quindi, 30% per Strinic.

Albiol/Koulibaly – Maksimovic

Stesso discorso di cui sopra, la storia di Ghoulam e della serie di partite giocate da titolare. Con Maksimovic in panchina (ovvero, 25 milioni di euro), l’idea che Raul e Kalidou debbano giocare per forza tutte le partite come l’anno scorso ci pare francamente eccessiva. Giusto che proprio loro, finora abbiano tenuto la difesa in mano. Ma giusto cominciare a pensare anche a una rotazione, che li faccia respirare e dia la possibilità all’ex Torino di conoscere la nuova squadra e farsi conoscere dai suoi tifosi. Che l’hanno pure aspettato per un bel po’. Diciamo due anni di calciomercato.

Allan/Hamsik – Zielinski

Una cosa che ci accompagnerà da qui a fine anno, sappiatelo. Il polacco ex Empoli sarà sempre in lizza per togliere a uno dei due titolarissimi il posto nell’undici di partenza. Logica vorrebbe che, in caso di inserimento in campo, oggi sia Marek a dovergli lasciare il posto: il capitano non ha giocato benissimo a Kiev (nonostante la splendida apertura su Callejon in occasione del secondo gol di Milik), è sempre partito dall’inizio e già in Ucraina (come a Pescara) è stato sostituito per stanchezza. Eppure, noi mettiamo e anzi sfavoriamo nel ballottaggio, perché pure lui non ci pare ancora a posto fisicamente. Non è (ancora) lo stesso martello-pneumatico-sradicatore-di-palloni dello scorso campionato. Tornerà ad esserlo, ma solo se continuerà a giocare con regolarità. Con Zielinski che preme, però, non è scontato.

Jorginho/Diawara

Ne abbiamo scritto ieri, è una suggestione alimentata dalla curiosità. È bello pensare che anche Jorginho, al di là del Valdifiori fuori contesto dello scorso anno, possa avere un alter ego. Poi, è una cosa che si è detta e si è letta in settimana. Del resto, Diawara si allena da un po’ con la sua nuova squadra e pure senza aver svolto la preparazione potrebbe (teoricamente) essere a posto. Almeno fisicamente, quantomeno per giocare un tempo. Il 35% vale più come invito che come dubbio reale, almeno all’inizio. Anche a partita in corso, dopo che Jorginho ha giocato sempre tolta Pescara (fuori per squalifica), l’idea non sarebbe male.

Mertens/Insigne

Il solito, il classico. Nulla di più, o di meno, o di diverso rispetto al solito. Finora, perfetta alternanza meritocratica, anche se Insigne sembra in pieno recupero. Per questi motivi, dentro Lorenzo questa sera. E Dries a Genova, poi di nuovo Lorenzo con il Chievo. Un colpo al cerchio e uno alla botte, entrambi di altissima qualità.

Milik/Gabbiadini

Qui viene il difficile: puoi sostituire un centravanti che ha segnato due gol, in trasferta, nel match di esordio in Champions? E taciamo sul contributo alla squadra, sull’inserimento sempre più profondo e positivo negli schemi. Detto questo, però: puoi tenere sempre fuori un calciatore che ha deciso di rimanere per giocarsi le sue chance da titolare, e in virtù proprio di questo? Sul quale hai investito tanta fiducia e sembri voler investire anche tanti soldi (quelli del rinnovo)? Puoi di nuovo metterlo in panchina, il che equivarrebbe a bocciarlo ancora, per la quarta partita di fila? Noi ci schieriamo dando un 5% al polacco, un’eredità di Kiev. Ma siamo indecisi, sulla dinamica calcistica e su quella progettuale. Non siamo Sarri, per fortuna. Perché questa è una bella gatta da pelare.

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