L’infortunio di Chiriches porta a tre il numero di centrali per la Champions, Tonelli sta recuperando ma è fuori lista. L’emergenza scongiurata, o comunque ridimensionata, grazie al mercato.

Ci fu un po’ di smarrimento dopo Napoli-Milan, quando Sarri parlò per la prima volta di calciomercato. Sorpresa, più che smarrimento. Non era mai capitato nell’anno precedente, non si ricordavano uscite così neanche al tempo dell’Empoli. Insomma, fu una prima volta assoluta. A posteriori, Sarri non solo ha avuto ragione, ma ha anche in qualche modo mostrato di avere doti da veggente vero e proprio: il Napoli spende 25 milioni di euro per Maksimovic, benedetti i 25 milioni spesi per Maksimovic. Che, improvvisamente, da “calciatore da far recuperare quanto rima per allargare il parco-alternative”, diventa giocatore fondamentale. Soprattutto in Champions.
Si, perché il Napoli dei cinque centrali difensivi rischia di rimanere contato proprio al centro della difesa. Ci sono i titolari, quelli dell’anno scorso: Albiol e Koulibaly, non proprio perfetti in questo avvio di stagione ma comunque affidabili ad altissimo livello. Ci mancherebbe, abbiamo fatto anche la guerra contrattuale per tenerli qui. Secondo i media, lo spagnolo e il francosenegalese saranno i prossimi calciatori a entrare a far parte della diaspora (?) di talenti azzurra. Ma intanto sono rimasti a Napoli, e avranno un ruolo giocoforza fondamentale. Oggi che Chiriches è in dubbio per il futuro immediato e a medio termine, e le condizioni di Tonelli sono ancora lontane da una reale brillantezza.
La Champions, dicevamo. È un po’ la vera beffa di questa pre-emergenza difensiva: il Napoli ha depositato l’altro ieri la lista per la massima competizione continentale, e aveva scelto di escludere uno dei cinque centrali. La scelta è ovviamente caduta su Tonelli, essendo ancora incerti i tempi di recupero. Perfetto, giusto, condivisibile. Se non fosse che all’indomani della comunicazione ufficiale all’Uefa, Chiriches resta vittima di un infortunio e i centrali diventano tre. E Tonelli si allena un po’ col gruppo, giusto per chiudere il cerchio della “ironia della sorte”.
In tutto questo, però, cerchiamo di cogliere il lato positivo. Intanto, la previdenza e la preveggenza di Sarri. Che però, a questo punto, forse è meglio che non si esponga mai più sul mercato. Scherzi e scaramanzia a parte, va sottolineato comunque come il mercato “sotto tono” (???) del Napoli abbia portato a una crescita esponenziale della rosa, dal punto di vista della profondità e della qualità delle alternative. I tre centrali che quest’anno ci fanno gridare all’emergenza o quasi sono lo stesso numero dell’intera stagione scorsa. Durante la quale si sono alternati Albiol, Koulibaly (soprattutto) e Chiriches. Più Regini da gennaio in poi, parentesi trascurabilissima. Quest’anno, il Napoli si trova (per sfiga) con gli stessi tre centrali in Champions, forse anche un po’ meglio (Albiol, Koulibaly e Maksimovic, sebbene il serbo sia da recuperare), più altri due potenziali titolari in lista d’attesa in infermeria (Tonelli e Chiriches).
Insomma, che sfortuna. Ma anche e soprattutto, la capacità immediata di sopperire con l’organico, le proprie forze interne, alla beffa della sorte. Che quest’anno fa meno paura, perché sul mercato è stato fatto il possibile. Il modo migliore per prevenire.