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Il Manchester United vieta ai suoi calciatori di scambiare le maglie con gli avversari

Motivazioni economiche alla base del nuovo ordine proveniente dal board del club.

Il Manchester United vieta ai suoi calciatori di scambiare le maglie con gli avversari

Prove di papponismo al Manchester United. La squadra più ricca del mondo, che proprio oggi ha annunciato un bilancio da 600 milioni di introiti, ha imposto ai suoi calciatori di non scambiare le maglie con gli avversari a fine partita. Niente gesto di fair play con altri calciatori, niente gesto di comunione coi tifosi: sono infatti vietati anche i lanci di maglia verso le gradinate.

La motivazione è la più semplice ma anche la più incredibile, insieme: il club vuole limitare i costi. La notizia viene data dall’Independent, la conferma sulla motivazione da una fonte interna alla società che ha parlato con il Sun: «Hanno chiesto ai giocatori di non scambiare più le maglie cn gli avversari, così non dovranno più essere rimpiazzate. Sembra una decisione sciocca, considerato quanto vale il club in termini economici». Chiamasi iper-papponismo, da queste parti.

Calcio&Finanza si è divertito a fare due calcoli veloci sul contratto da 75 milioni di sterline l’anno che lega Adidas e Manchester United: i calciatori dei Red Devis potrebbero essere abbigliati per i prossimi 600 anni, in quanto la cifra che ogni stagione viene stanziata dal colosso tedesco per il club inglese vale 750mila divise da gioco. Effettivamente, potrebbero non bastare.

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