I quotidiani riportano presunte confessioni del portoghese ad amici: i calciatori sarebbero bloccati nei rigidi schemi dell’olandese.
Oggi è il giorno di José Mourinho. Cioè, spieghiamoci: quando José Mourinho allena una squadra, è sempre il suo giorno: una dichiarazione, un fatto, anche solo una supposizione. Come quella che anima oggi il dibattito intorno allo Special One, che sta vivendo la sua prima crisi come manager del Mancehster United e pare abbia scelto su chi far ricadere la colpa: Louis Van Gaal, il suo predecessore.
Pare, solamente pare. È quello che scrivono alcuni giornali inglesi, Daily Mail e Daily Mirror in testa: il portoghese, parlando con alcuni suoi amici, avrebbe fatto risalire ai metodi del tecnico olandese le difficoltà tattiche della sua squadra. La frase esatta sarebbe «i calciatori sono chiusi in una camicia di forza, in schemi rigidi che non gli permettono di rendere al meglio».
Non mancano altri riferimenti da parte di altri giornali: il Times, per esempio, parla delle difficoltà dei terzini, bloccati nella spinta sugli esterni dalla mentalità difensiva e di passaggio orizzontale tipica dello stile di Van Gaal; lo stesso Mourinho, in estate, aveva “preannunciato” in qualche modo delle difficoltà nel passaggio dai sistemi dell’olandese ai propri. Per il Telegraph, i calciatori sarebbero rimasti «scioccati» da quanto avvenuto e da questo tipo di critiche; al tempo stesso, però, Mourinho avrebbe dalla sua parte la società, che nei suoi metodi riconosce una vicinanza a quelli di Ferguson, vero e proprio benchmark ad Old Trafford. Tutti i media italiani hanno fatto a gara per riportare questa notizia, anche se a volte qualche titolo ha riportato un virgolettato che, semplicemente, non è mai esistito. O che al massimo è esistito solo in privato, senza conferme ufficiali.