Dopo il gol subito, Reina ha avutola lucidità del professionista. Maglia asciutta a chi ha fischiato De Laurentiis.
Reduce dalle vittorie di Palermo e di Kiev il Napoli ha affrontato il Bologna nell’anticipo di sabato in una partita che, alla luce dei successivi risultati di Juventus e Roma, varrà il primo posto solitario in classifica.
La partita non è di quelle difficili sulla carta, ma Donadoni ha spesso messo in difficoltà il Napoli e il Bologna qualche freccia al suo arco ce l’ha.
Al calcio d’inizio il Napoli si è presentato con Strinic, Gabbiadini e Zielinski, segno che il tempo dei titolarissimi è finito. In attesa di Rog, Diawarà, Tonelli e Giaccherini, Sarri comincia a far ruotare gli uomini con più frequenza. Finora il mister non ha sbagliato quasi niente. Addirittura nel match di Sabato abbiamo assistito ad una variazione a centrocampo totalmente inedita. Nel secondo tempo Allan è entrato per Jorginho e il ruolo di regista è stato assunto (e svolto ottimamente) da Hamsik.
La partita che si era messa bene con la rete del vantaggio siglata ancora da Callejon su assist di Insigne, nel secondo tempo è tornata in bilico con il gol del pareggio siglato, da distanza siderale, da Verde con un tiro che poteva essere parato. Ci ha pensato un irresistibile Milik a fissare il risultato sul 3-1 con due gol pesanti e persino belli. Il primo in particolare (assist di Hamsik) ha messo in luce le qualità del polacco nello scegliere i tempi di inserimento e nel vedere la porta.
Ma veniamo alla maglia sudata per Napoli – Bologna
Al terzo posto: Kalidou Koulibaly
Non si è fatto notare per i soliti perentori interventi difensivi, ma la marcatura asfissiante su Jorginho lo trasforma in regista difensivo. Alla fine della partita saranno ben 97 su 104 i passaggi completati da K2, tra i quali almeno 6 o 7 bei filtranti tra le linee. Il ben più esperto Albiol ha toccato più o meno la metà dei palloni. Una incertezza difensiva nel secondo tempo non giustifica i brutti voti riservatigli dalla stampa nelle pagelle. Fosse per me gli avrei dato un bel 7,5.
Al secondo posto: Marek Hamsik
Il capitano gioca una di quelle partite in cui non compie niente di eclatante (fatta eccezione per lo splendido assist a Milik per il 2-1) ma è praticamente onnipresente. Tocca più palloni di chiunque altro, completa oltre il 90% dei passaggi che prova, recupera, copre, si fa trovare libero per lo scarico. Quando Jorginho esce si mette al centro e smista palloni come se non avesse mai fatto altro. Tenta anche due volte il tiro da fuori area e centra lo specchio della porta. Partita da incorniciare e, soprattutto, di quelle che ti fanno capire quanto è fondamentale avere un giocatore così in squadra.
Mr. Maglia Sudata per Napoli – Bologna: Pepe Reina
Lo so, uno sul gradino più alto del podio si aspetta Milik per la doppietta, Callejon per la solita strabordante prestazione, oppure Zielinski che ha lottato in campo col piglio del veterano. Invece ho scelto il nostro portiere. Non è al massimo della forma e ne è pienamente consapevole. Lo sguardo che aveva dopo aver preso il gol dice tutto. Eppure Reina ha reagito con la calma e la lucidità del grande professionista. Dopo il gol ha compiuto un’uscita di piede sulla fascia destra degna di un grande centrale difensivo. Il ruolo del portiere è complicato, basta un errore per inficiare tutta la gara. Questo Pepe lo sa benissimo ed ha saputo reggere alla pressione. Al Napoli non servono giocatori infallibili, che non esistono, ma grandi professionisti in grado di mantenere il sangue freddo. La partita si è aggiustata grazie a Milik, certo, ma anche grazie alla sicurezza del numero uno.
La maglia asciutta viene assegnata: a quelli che hanno fischiato il Presidente per 20 minuti.
Napoli primo in classifica, Callejon capocannoniere, Milik già a quota 6 in stagione, prima partita di Champions vinta su un campo di difficile come quello di Kiev, gruppo affiatato, allenatore che sta dimostrando di avere le idee molto chiare e… dalle curve piovono fischi e cori contro De Laurentiis. Dev’essere il mondo sottosopra quello in cui si contesta una società che fa quello che sta facendo il Napoli. Se n’è accorto anche il resto dello stadio che ha sonoramente contestato i contestatori. Sinceramente il problema non è lo stadio da 20, 30 o 40.000 posti. Il problema è che quei posti sono occupati da gente che combatte una propria incomprensibile battaglia personale che con il campo non ha nulla a che fare. Stai a vedere che se la gente non va allo stadio, oltre che per i prezzi e per i famigerati bagni inagibili, è pure per colpa di chi crea un clima assurdo?
Fabio Avallone ilnapolista © riproduzione riservata