L’algerino immarcabile per tutta la partita, sarà un problema con la Coppa d’Africa. Sul podio anche Hamsik e Maggio.
Dopo un pareggio a Marassi accolto quasi a lutto e dopo la querelle Sarri/De Laurentis, il Napoli ha affrontato una delle sue bestie nere storiche. Una squadra, il Chievo, che più di una volta ci ha inferto qualche cocente delusione.
Sabato, tuttavia, non è andata così. Il Napoli ha segnato altri due gol senza subirne, ha mandato in rete Gabbiadini per la prima volta in campionato e Hamsik per la centesima volta da quando veste i colori azzurri. Reina è stato disoccupato tutta la partita, tant’è che ad un certo punto si è messo a giocare vicino alla bandierina del corner, quasi a dire: “tanto questi non tirano”.
L’unico brivido è venuto nel secondo tempo per un contatto in area che ci poteva costare un rigore contro.
Qualche difficoltà l’abbiamo avuta anche quando il Chievo ha provato lo schema “Pampa Sosa”, ovvero palla lunga verso la torre che spizza di testa. Non l’abbiamo mai presa, con Koulibaly sempre fuori tempo e Albiol che nel tentativo di anticipare il centravanti si è pure fatto ammonire. Per fortuna da queste situazioni non sono nati pericoli per la nostra porta.
Si va, quindi, verso il secondo turno di Champions League, imbattuti, con 5 punti in più rispetto allo scorso campionato (ma la Juve è addirittura a +10), 3 rigori che mancano all’appello e 5 neoacquisti che ancora devono esordire. Le premesse per una stagione in cui ci divertiremo assai ci sono tutte.
Veniamo alla maglia sudata per Napoli – Chievo
Al terzo posto: Christian Maggio
Per la seconda volta parte da titolare e per la seconda volta si fa notare per l’impegno e la corsa davvero fuori dal comune. Il vicentino ha detto chiaro e tondo che quest’anno potremo contare su di lui per tutta la stagione. Sarri lo ha capito e sa che, in attesa di Maksimovic, può far rifiatare Hysaj che, tra l’altro, non ha cominciato proprio in maniera scoppiettante.
Al secondo posto: Marek Hamsik
Inizio di stagione da alto rendimento per il capitano che finora ha sbagliato solo una partita. Contro il Chievo è arrivato anche il gol, il centesimo con il Napoli. Quando Jorginho è uscito, lo slovacco si è piazzato di nuovo al centro del campo nel ruolo di playmaker. È la seconda volta e somiglia proprio a quella variante tattica di cui il Napoli ha bisogno quando la partita è bloccata. Unica pecca, qualche contrasto perso di troppo.
Mr. Maglia Sudata per Napoli – Chievo: Fauzi Ghoulam
Praticamente immarcabile per tutta la partita, fa avanti e indietro mille volte, si fa notare anche per un paio di chiusure perfette. L’algerino è nettamente il migliore in campo in una partita nella quale i suoi compagni sulla sinistra (prima Insigne, poi Mertens) non erano in una serata memorabile. Se mantiene questo stato di forma sarà davvero un problema sostituirlo quando partirà per la Coppa d’Africa.
La maglia asciutta per Napoli – Chievo viene assegnata a: Maurizio Sarri
Il Napoli gioca il miglior calcio d’Italia, è opinione quasi unanime. Unica italiana a vincere in Champions, addirittura una delle sole 4 ad aver vinto in trasferta. E’ ancora imbattuto in stagione. Quindi? Cosa si può chiedere di più?
Un po’ di coraggio in più e qualche parola in meno. Il coraggio lo si chiede nel far esordire i nuovi acquisti. Passi per Maksimovic e Diawarà che non hanno effettuato la preparazione, ma nel finale 8 minuti a Rog per fargli assaggiare un po’ il campo non si potevano concedere? Oppure a Giaccherini che si è scaldato per metà secondo tempo e avrebbe potuto concedere un po’ di fiato a Callejon? Le parole in meno sono quelle polemiche nei confronti della società. Io non credo che abbia torto quando chiede al Presidente di intervenire per i torti arbitrali (che di per sé sarebbe una cosa assurda, ma purtroppo abbiamo tante volte costatato in passato che serve), ma che bisogno c’è di farlo davanti alle telecamere? Sarri è un uomo troppo intelligente per non sapere che se la curva gli dice che è uno di loro non intende certamente sottolineare le sue origini partenopee, quanto il fronte comune contro De Laurentiis. Se c’è una cosa di cui non abbiamo proprio bisogno è di contrapposizioni interne. Il mister sta facendo cose meravigliose, davanti alle telecamere attacchi chiunque ma non la società. Per tutto il resto c’è il telefono.