Da Maggio la miglior risposta possibile a tutte le critiche. Sul podio Hamsik e Callejon. Maglia asciutta a Gabbiadini.
Si giocava dopo la passeggiata della Juventus con il Sassuolo e la strana conferenza stampa di Sarri del giorno prima. L’umore non sembrava dei migliori, tra il rimpianto del 9 che segna altrove e le parole un po’ troppo pessimiste del mister.
In campo, però, è stata tutta un’altra storia. Una sola squadra in campo ed era il Napoli.
Non ho guardato le statistiche, ma in 90 minuti il Palermo avrà controllato la palla nella nostra metà campo meno di una manciata di volte.
Sterile il primo tempo, proficuo il secondo, ma sempre sotto il totale controllo degli azzurri.
In tre giornate sono già 9 i gol segnati e viene da chiedersi come mai sia così forte il rimpianto per l’affare della clausola rescissoria.
Il Napoli visto a Palermo è stato tonico e sicuro di sé. La vittoria è stata cercata con insistenza e perseveranza, ma la squadra non si è lasciata compulsare dall’ossessione del gol che non arrivava. Poi ne sono arrivati due in pochi minuti e tutto è stato facile.
Non saranno ancora pronte le due squadre, come ha sottolineato Sarri, ma per la prima volta da quando in panchina siede il mister di Figline Valdarno, in campo c’erano due giocatori che non fanno parte dei titolarissimi e non ci sentivamo in emergenza. Bene così, aspettando che i nuovi arrivi recuperino la condizione e guadagnino la fiducia dell’allenatore.
Veniamo alla maglia sudata per Palermo Napoli
Al terzo posto: Josè Maria Callejon
Io adoro questo giocatore, tatticamente inestimabile, attacca e difende per tutto il tempo, gioca con la palla e senza, serve, triangola, tira e ultimamente segna pure assai. Seconda doppietta, 4 gol in tre giornate e vetta della classifica cannonieri. Davvero non capisco come faccia la Spagna a non convocarlo.
Al secondo posto: Marek Hamsik
Partita di sacrificio nel primo tempo, quando copre magnificamente la sua zona e si fa trovare perennemente libero per il giro palla. Nella ripresa piazza un sinistro sotto la traversa, arriva ad 82 gol segnati in serie A e supera uno che è il secondo argentino che non nomino in questo articolo, ma per tutt’altri motivi. La storia calcistica di questo ragazzo è sempre più intrecciata a doppio filo a quella del Napoli. Lo slovacco sembra aver fatto anche il salto di qualità definitivo nella leadership della squadra, in campo è diventato un punto di riferimento, lo sguardo è rivolto sempre in avanti, le sue parole a fine partita anche. Bene così.
Mr. Maglia Sudata per Palermo Napoli: Christian Maggio
Uno legge Maggio titolare e va un po’ in crisi. L’anno scorso ha giocato poco e niente, sempre per emergenza e mai per scelta e quando è accaduto non ha mai convinto. Il mercato del Napoli è partito dalla ricerca di un esterno destro che potesse dare il cambio ad Hysaj, ma sono sfumati prima Vrsaljko e poi Santon. Quindi, dicevamo, a vederlo nell’11 titolare un po’ le ginocchia fanno giacomo-giacomo. Invece il vicentino stupisce tutti, corre come se avesse 5 anni di meno, si propone, scende in profondità, un paio di volte entra in area palla al piede e si rende pericoloso. Riesce persino a mettere in mezzo qualche cross, specialità nella quale sembrava davvero non raccapezzarsi più. Alla fine giocherà una partita splendida, dimostrando di essersi allenato sempre e meticolosamente nonostante non abbia giocato quasi mai nell’ultimo anno. La miglior risposta che poteva dare a tutti noi. Bravo Sarri a dargli fiducia.
La maglia asciutta viene assegnata a: Manolo Gabbiadini
Davanti a lui, quest’anno, non c’è un mostro sacro impossibile da scalzare. Milik sta facendo bene, ma il ruolo di centro dell’attacco è scalabile. In situazioni come questa, quando si viene chiamati in campo, bisogna dare tutto, dimostrare di esserci. Come ha fatto Mertens a Pescara, per esempio. Invece Manolo gioca bene, ma senza intensità. Non esce dal campo con la maglia proprio asciutta, ma avrei voluto vederlo più determinato. Ci deve credere un po’ di più, a questo Napoli servono anche i suoi gol.
Fabio Avallone ilnapolista © riproduzione riservata