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Qualcuno dovrebbe chiedere scusa a De Boer (e anche a Icardi)

Inter-Juve 2-1, Napoli in testa da solo in attesa della Roma. Una piccola lezione di calcio e di vita.

Qualcuno dovrebbe chiedere scusa a De Boer (e anche a Icardi)

Come abbiamo già scritto, qualcuno ora dovrebbe chiedere scusa a De Boer. Che non sarà ancora Happel o Michels, ma che sa di calcio. E lo ha dimostrato oggi, contro la squadra più forte del campionato. Domata, lungo tutto l’arco della partita, grazie alla lezione Sampaoli: la Juve gioca piano, se giochi piano pure tu vengono fuori le differenze tecniche. E allora sì che sono più forti, di gran lunga. Invece, l’Inter l’ha messa sulla corsa e sull’agonismo e sulla freschezza atletica. A quel punto, la Juventus ha dovuto caricare la barra del power e ha finito per andare in difficoltà praticamente subito. Perché questa squadra soffre i ritmi alti, e l’ha fatto vedere in Champions tre giorni fa. Perché questa squadra vuole giocare piano, sui suoi tempi, per poi segnare all’improvviso. Gli stava riuscendo, anche oggi. Poi, però, è stata ripresa. Con la stessa fortuna con cui la Juve ha trovato il vantaggio, subito dopo Icardi ha pareggiato. È venuto fuori il merito dell’Inter e del suo allenatore: averci creduto, con le idee del campo e la forza dei propri muscoli. Ancora Icardi decisivo, assist per Perisic. Ruoli invertiti, risultato uguale.

C’è qualcuno, oggi, che dovrebbe chiedere scusa anche a Mauro Icardi. Noi lo abbiamo sempre sognato, neanche tanto sommessamente, come erede dell’attuale centravanti della Juventus (ancora in panchina, ovunque si monterebbe un caso). Oggi ha dimostrato perché: col gol, ma anche con una lezione del ruolo di centravanti. L’assist per Perisic e i suoi movimenti ad arco sono poesia calcistica. Milik è Milik, ormai l’abbiamo capito. Ma anche Maurito, nel caso, non è che avrebbe sfigurato. E forse, ma diciamo forse, un investimento su di lui, anche di quelli assai importanti di cui si è parlato in estate, non sarebbe stato sprecato. O comunque esagerato.

Detto questo, prima sconfitta stagionale per la Juventus. Che resta e resterà la squadra favorita, non c’è dubbio e non ci piove. La rosa più forte, più profonda, più importante e più costosa. Ma nessuna corazzata: Allegri e i suoi possono pure andare in difficoltà, De Boer e Sampaoli vi hanno fatto vedere come si fa. Intanto, Napoli in testa da solo in attesa della Roma. Mentre Higuain è alla Juventus, in panchina. Alla fine di questa giornata, il Pipita e i bianconeri hanno meno punti del Napoli di Milik e Sarri. Così, giusto per ricordarlo.

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