Il perverso meccanismo che trasforma un errore di titolazione in una notizia che finisce su tutte le prime pagine.
Oggi, già da un po’ in verità, le prime pagine dei quotidiani si guardano in tv o sui social. Poi, ovviamente, chi volesse approfondire, può acquistare la copia cartacea o telematica del quotidiano. Oggi tutti e tre i quotidiani sportivi danno ampio risalto a quella che possiamo considerare una non notizia. Ovvero il botta e risposta tra il Napoli e la Juventus. Scontro in cui l’offesa non c’è mai stata. La “botta” non è mai esistita. E tra poco vi spieghiamo il perché.
Innanzitutto leggiamo le prime pagine. La Gazzetta scrive: «In Europa Napoli top» (frase mai detta da De Laurentiis e in realtà mai nemmeno scritta dal giornalista che ieri ha redatto il pezzo per l’edizione on line) attribuita al presidente del Napoli e “Ma la Juve non ci sta”. Il Corriere dello Sport sulla stessa falsariga: “Juve-Napoli, che scintille… Dopo il caso Higuain, uno scontro social”. E Tuttosport spara a tutta pagina il tweet della Juve “Ricapitoliamo” con i sei nuovi acquisti (in realtà Cuadrado è un falso, visto che giocava con loro anche l’anno scorso) Pjanic, Pjaca, Dani Alves, Higuain, Benatia.
Ma come nasce tutto questo? Non ci crederete, ma nasce da un titolo sbagliato. L’edizione on line dalla Gazzetta trasforma la frase di De Laurentiis “Forse in prospettiva siamo la squadra europea che si è rafforzata di più in mezzo al campo” in “Noi ci siamo rinforzati più della Juve”.
Stiamo attenti perché il passaggio è importante. Il titolo non rispecchiava l’articolo, il giornalista stesso ha fatto sapere pubblicamente di essersi adoperato affinché fosse modificato e diventasse aderente alla realtà. Ma il treno era già partito. “Non rovinare mai una bella storia con la verità” è una massima che noi giornalisti portiamo nel cuore. Senza fare processi, è così e basta. Fin quando si parla di calcio, si può anche sorridere. Ma è affascinante notare come un errore – che può essere dovuto a millemila motivi, dalla fretta alla superficialità o ad altro, tantissimo altro – possa mettere in modo un meccanismo infernale.
Perché quel titolo – falso – della Gazzetta scatena la reazione della Juventus che evidentemente è sensibile alle dichiarazioni di De Laurentiis, pure quelle modificate come i motori. È la Juventus che abbocca (e qui ci sarebbe tanto da scrivere). La botta è inesistente, ma la risposta no. E da lì “la notizia c’è”, non ci sono più santi. Non è più importante come sia nata. C’è. Non ci si può perdere la Juventus che risponde al Napoli. È troppo succulenta. Alla fine, sembrerà assurdo, ma non è colpa di nessuno. Nemmeno del titolista che ha commesso l’errore, perché tutti commettono errori. Purtroppo in determinati casi la correzione non serve a nulla. Opporsi, anche all’interno delle redazioni, non serve a nulla. È, se volete, il fascino – sia pure distorsivo – del sistema dell’informazione. Una pallina diventa valanga e alla fine non si può più rimediare. La notizia deve fare il suo corso. E così sia.
p.s. a quei colleghi che magari ieri nelle loro redazioni si sono opposti, il loro superiore stamattina avrà risposto: “Vedi che abbiamo fatto bene, ce l’hanno tutti!”.