La seconda parte dell’intervento di De Laurentiis, con l’attacco alle televisioni e i retroscena di mercato su Higuain.
Ancora De Laurentiis, assoluto mattatore oggi a Castel Volturno. Il presidente del Napoli, in coda alla conferenza stampa di presentazione di Napoli-Roma, ha raccontato alcuni retroscena di mercato relativi all’acquisto e alla cessione di Gonzalo Higuain: «Ho acquistato il calciatore dal Real Madrid dopo che aveva realizzato molti gol, ma non era una vera e propria stella. All’insaputa pure di Bigon. Lo portai a Benitez che in realtà voleva che acquistassimo Damiao, solo che poi quando incontrai l’agente del brasiliano al Vesuvio capii che mi stava antipatico. Allora mi girai verso i miei collaboratori e dissi: ma perché dobbiamo lavorare con questa gente? Higuain è venuto a Napoli, è stato fortissimo però è vero pure che non puoi fare gesti di stizza con le mani ogni qual volta i tuoi compagni sbagliano un passaggio. Quando è arrivato Sarri, da uomo intelligente tipicamente toscano e italiano, ha capito che poteva esaltare il gioco intorno a lui. A quel punto, io ho incontrato un anno fa il padre a Venezia e dopo il fratello. Avevamo stretto l’acordo per il rinnovo, avrebbe guadagnato di più di quanto prende ora alla Juventus. Dopo sono scomparsi. A febbraio ho visto il fratello, che mi ha detto che Gonzalo non voleva più giocare al Napoli perché i calciatori del Napoli non erano importanti. Ma chi lo decide? Lui? E allora ho capito che non siamo fatti della stessa pasta. Mi ha anche detto cose poco carine che non voglio riferire, altrimenti succede il casino tra i miei calciatori e non mi va».
«Con Hamsik – continua De Laurentiis -, ad esempio, le cose sono andate diversamente: Moratti mi chiamò e io gli dissi che era incedibile. Basta, stop. Quando poi lui mi ha fatto delle richieste per aumentare l’ingaggio, ci siamo trovati d’accordo e sono dieci anni che siamo sposati».
L’attacco alle televisioni: «Dobbiamo allargare le nostre vedute, soprattutto in Cina. Ho consigliato ai miei nipoti di imparare il cinese, lì stanno vivendo un’espansione incredibile. Anche nel cinema voglio produrre qualche lavoro con registi e attori cinesi. Potrei pensare anche di fare l’ il calcio, se quelli del Trentino mi fanno incazzare vado in Cina a fare il ritiro. Per non parlare degli Usa, dove ormai il calcio sta superando il football. Anche la trasmissione delle partite italiane lascia molto a desiderare: ero in Cina, volevo seguire i match e mi ritrovavo a smadonnare di notte. Sono arrivati i cinesi e hanno risolto tutto coi loro strumenti. Non sentivo il commento in italiano, di quei commentatori che non amano il Napoli: tutti i telecronisti di Sky e Mediaset sponsorizzano soltanto le grandi del nord, anche perché i commentatori sono praticamente tutti ex giocatori di Juve, Milan o Inter, non esistono ex calciatori del Napoli. A fine partita non elogiano mai la mia squadra, poi vinciamo e vengono a dire “ah però il Napoli è più forte”. Perché Infront vende male delle cose che non fanno parte di una visione intelligente?».