Il match di ieri sera in pillole: per il Napoli Insigne, Callejon e Chiriches; per la Juve, Alex Sandro, Cuadrado e Higuain.

La volata di Alex Sandro
Che con questo laterale sinistro la Juve avesse fatto un grandissimo affare, si sapeva. Per lunghi tratti è come se fosse stato il dodicesimo in campo per i bianconeri per la sua capacità di sdoppiarsi ed essere determinante nelle due fasi (ci sono almeno tre letture difensive da parte sua che evitano gol quasi fatti da parte del Napoli). Qui, isoliamo un suo pezzo di bravura in cui si permette di sverniciare letteralmente nientemeno che Callejon, bruciandolo sullo scatto, resistendo al contatto e poi lasciandolo indietro. Roba che neanche un motorino.
Il salvataggio di Chiriches
Una delle poche letture difensive sbagliate dal Napoli: Khedira fa perdere le sue tracce ad Hamsik e imposta, Higuain passa dietro le spalle di Koulibaly e attacca lo spazio. E’ una situazione disperata, ma c’è chi ha capito tutto: appena vede partire l’argentino, Chiriches si mette sulla diagonale corretta, allunga la falcata e interviene con scelta di tempo perfetta a chiudere.
L’asse Insigne-Callejon
Lo sappiamo, rischiamo di essere ripetitivi perché, ciclicamente, questa giocata finiamo per il riproporla sempre. Ma ormai è arrivata a un tale livello di perfezione nell’esecuzione che se fossimo in Lorenzo e José andremmo all’ufficio brevetti. Lettura del movimento del compagno, palla coi giri contati, taglio perfetto, gol. Se si trattasse di un videogioco, sarebbe una delle routine fisse da adottare per quando si vuole andare a colpo sicuro.
Il movimento di Higuain
Bisogna rendere l’onore delle armi a questo grande attaccante. Che nel corso della partita ha l’umiltà di abbassare la propria posizione tra le linee per scombinare il radar difensivo azzurro, e qui ci riesce perfettamente, facendosi trovare fuori portata dai centrocampisti più vicini. Anche la palla per Khedira è giusta, del resto i piedi sono sempre stati molto educati. E poi c’è la lettura anticipata di dove il pallone andrà a cadere. Il tiro successivo, in pratica, è solo un dettaglio. Il gol nasce prima.
Cuadrado il giocoliere
Verso la fine della partita, il duello tra il colombiano e Giaccherini è sintomatico, ahinoi, della gestione dei cambi da parte dei due tecnici. Il bianconero, pur senza incantare, ha fatto il suo creando scompiglio, l’azzurro non è praticamente riuscito a entrare in partita. Qui ha provato a fare del suo meglio per rubare palla, ma l’avversario copre bene palla con il corpo e paradossalmente vince il contrasto proprio quando si sbilancia. Da terra, arpiona il pallone, manda a vuoto Giaccherini, se lo alza praticamente con il bacino e via.