L’attaccante del Real, ex Juventus, ribadisce alla Gazzetta che lui non sarebbe venuto a Napoli per “rispetto”.
Non sappiamo perché Alvaro Morata torni ogni volta sul suo rifiuto al Napoli. Non sappiamo se vuole farlo sapere alla Juventus, se ha in antipatia Higuain (ipotesi più probabile, visto che ha preso il suo posto nella Juventus), se ci tiene a mostrare quelli che qualcuno potrebbe definire valori.
Fatto sta che è la seconda volta in cui Morata ribadisce di non essersi voluto sedere al tavolo della trattativa. «Mio padre e il mio agente Juanma Lopez – ha dichiarato alla Gazzetta – mi dissero che erano stati contattati dal Napoli e che si erano riuniti. “Scordatevi la cosa”, gli risposi subito. Dissi loro che per come ero stato trattato dalla Juventus, per quanto ero stato felice lì, non sarei mai andato al Napoli». Dice anche che di fatto, sempre secondo lui, Higuain è stato una sorta di ripiego. «Alla fine dell’Europeo Fabio (Paratici, ndr) mi disse che la Juve mi voleva e che avrebbe fatto un’offerta importante per me e che se fosse andata male avrebbe cercato un giocatore altrettanto costoso o più caro. È andata così».
Forse più interessanti le sue dichiarazioni sulla rivalità Juventus-Napoli anche nella Nazionale spagnola. «Callejon merita questa chiamata, è cresciuto tanto e da anni gioca a un grande livello. Sono molto contento che sia qui anche se è del Napoli come Pepe (Reina, ndr). È un duello continuo qui tra Juve e Napoli…».