I voti della strana coppia: Diawara una delle poche note positive della serata. Mertens posseduto da spiriti benigni, Il pesantissimo rigore di Gabbiadini
REINA – Giallo Pepe è in realtà un horror cupissimo, proprio quando festeggia 150 partite in Europa. Sul secondo gol, il tiro di Aboubakar non è imparabile, Ilaria cara. Peggio ancora sul terzo, peraltro in fuorigioco, quando rinuncia a uscire. I saraceni ringraziano e portano via – 4,5
A volte – come in questo caso –, caro Fabrizio, penso che col portiere volante forse ce la giocheremmo meglio – 3
MAGGIO – Assiste, meravigliato, alla prodezza di Adriano, con cui combatte invano per tutta la partita. Poi quel maldestro retropassaggio di testa al 62’, quasi parente all’erroraccio di Jorginho. Riesce a fare peggio dell’Hysaj mediocre degli ultimi tempi. E abbiamo detto tutto – 4,5
Assiste, meravigliato, alla Champions. Il tuo giudizio lo abbrevierei così – 4,5
CHIRICHES – La difesa non va e lui ne risente. Rincorre con affanno Aboubakar. Malissimo in fase d’impostazione – 5
Non ha quasi mai giocato, viene inserito in una partita importante di Champions, gli viene chiesto di impostare il gioco. C’è qualcuno che, nel disegnare questa scenografia, ha bevuto un bicchiere di troppo – 5
KOULIBALY – Due Koulibaly, come contro la Roma. A volte confuso, altre impeccabile. Con il risultato di far aumentare ansia e insicurezza – 5
Se non altro, non ha fatto cazzate. Ad un certo punto, però, è andato di nuovo verso la linea di fondo, ma per fortuna si è ricordato che, oltre, c’è il nulla cosmico e ha spazzato via – 5
GHOULAM – Quando indugia nei personalismi, la sensazione è che lo faccia per disperata necessità, in mancanza di un’armonia corale. Comunque tra i meno peggio – 6
Non ingarra un cross che sia uno. Soffre moltissimo Quaresma, quasi quanto soffriamo noi tutta la partita – 5,5
ZIELINSKI – Energia a sprazzi, in un centrocampo che manca di equilibrio alla radice, cioè nella debolezza dell’attuale Jorginho. Due volte al tiro. Una cappellata anche per lui, quando innesca una ripartenza turca – 6
Soffre anche lui un po’, ma forse meno di Ghoulam. Noi invece, certamente soffriamo oltre il 90esimo – 5,5
ALLAN dall’82’ – senza voto
Inserirlo prima? No? Almeno per dare a noi la soddisfazione di dargli un voto… – sv
JORGINHO – Non è più indispensabile, ecco il punto. E un Jorginho qualunque fa saltare ogni schema. Soprattutto la squadra non sa più come avviare il gioco. Di qui originano anche i tentennamenti mortali in difesa. Il gentile omaggio ad Aboubakar è la dimostrazione che anche il destino gli è contro in questa fase astrale – 4
L’aggravante, stasera, era il non essere marcato a uomo come in campionato. La verità è che ci manca come il pane Albiol e la sua fase di impostazione, quella, sì, indispensabile – 3
DIAWARA dal 70’ – Una delle poche note positive della serata. Mostra una personalità fuori dal comune e il piede è un grande piede. Speriamo che quella di Sarri non sia solo una provocazione o una mossa disperata – 6,5
Mi è piaciuto molto: fisicamente solido, veloce di testa e di gambe, buoni i movimenti tecnici. Mi sembra molto più pronto di quanto ci abbia fatto credere Sarri fino ad ora. Certo, più pronto di Jorginho – 7
HAMSIK – Magistrale l’apertura per Callejon per l’azione dell’uno a uno. Il problema sono le vie centrali poco battute, senza dimenticare che il possesso palla è perlopiù sterile – 6
Nel secondo tempo scompare totalmente, però hai ragione, quel passaggio è stato perfetto. Una domanda: dove si è andato a nascondere pur di non tirare il rigore che rovinosamente è finito tra i piedi di Insigne? – 5,5
CALLEJON – Sbaglia spesso l’ultimo passaggio, tranne, vivaddio, quando finalmente la mette sul piede sinistro di Mertens. Un po’ poco. In ogni caso stava segnando alla Florenzi – 5,5
È tremendamente stanco. L’unico modo che trovo per essere indulgente – 5,5
MERTENS – Posseduto da spiriti benigni a differenza dei compagni. Va subito all’assalto e si lamenta perché non trova nessuno in mezzo. Almeno sei limpide palle gol, di testa e di piede, e ne realizza una, col sinistro. Si procura due rigori ed è umile, rinunciando al dischetto – 7
Mai più in panchina. M A I P I U’ I N P A N C H I N A! – 8
INSIGNE – Un paio di giocate e si spegne. I rigori sono questione di palle, in situazione del genere, e lo sbaglia. I fischi non sono una novità ma rischia di rimanere un incompiuto a vita, contratto o non contratto – 4
Il pub intero dove ho visto la partita sapeva che Lorenzo non avrebbe segnato quel rigore. Devo ancora capire se hanno portato seccia o se lo sapeva tutta la città – 4
GABBIADINI dal 64’. Quanto pesava, Ilaria, quel pallone sul dischetto? – 6,5
Non so il resto del pub, ma io non gli davo due euro in mano per quella palla che invece era pesantissima. Lode a lui per aver mantenuto la freddezza – 6
SARRI – Lo sconfittismo, direbbe Zdanov, è un virus della sinistra rivoluzionaria. Sbaglia la formazione e il caso Jorginho è ormai uno scandalo: il nostro paesano don Benedetto Croce ci ha insegnato che il determinismo marxista non esiste nella Storia, però a volte gli eventi s’impongono sull’inerzia, come quel retropassaggio maledetto. Forse il temuto momento dell’empolizzazione è arrivato, dopo i fasti dell’anno passato. Terza sconfitta consecutiva. Perdipiù il Napoli perde l’imbattibilità casalinga in Champions. Insomma, fa peggio di Mazzarri e Benitez. Dovevamo qualificarci a passo di record. Al contrario, il girone si è riaperto – 3
Abbiamo perso la prima, poi ha parlato Maradona ed abbiamo perso anche la seconda. Non c’è due senza tre, e abbiamo perso anche la terza. Ora, ‘il quattro vien da sé’ mi è sempre sembrato un azzardo, fin dalle elementari, perciò direi che, almeno teoricamente possiamo considerare chiusa la partita in passivo. A questo punto, però, possiamo anche capovolgere la visuale: non è che mi interessa più vedere in campo Rog, Diawara, Giaccherini o Tonelli; è che vorrei vedere in panchina per almeno 90 minuti Reina, Jorginho e Insigne – 3
KARASEV – I due rigori fischiati dall’arbitro russo dovrebbero essere garanzia di sufficienza, ma pesa quel fuorigioco di Aboubakar
Pesa sullo stomaco come i peperoni dopo cena, Fabrizio. Una pesantezza insopportabile come quella che ci accompagnerà nei prossimi giorni. Non bastava riaprire il campionato, come al solito abbiamo voluto strafare riaprendo anche il girone di Champions – 5