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Il Napoli è dietro, ma la vera anomalia è la Juventus (100 punti su 108 nelle ultime 36 partite)

Negli altri campionati europei, il distacco dalla prima sarebbe inferiore: la Juve meglio di Bayern, Psg, Manchester City.

Il Napoli è dietro, ma la vera anomalia è la Juventus (100 punti su 108 nelle ultime 36 partite)
Madrid (Spagna) 15/02/2016 - Champions League / Real Madrid-Napoli / foto Imago/Image Sport nella foto: esultanza gol Lorenzo Insigne

Napoli a sette punti dalla Juventus, due lunghezze sotto Roma e Milan. Si sta avverando, almeno in questa fase, la profezia estiva: bianconeri in fuga fin da subito, tutte le altre a inseguire. Il punto, il vero punto, è tutto qui. Il Napoli paga due partite in cui ha visto moltiplicarsi per sei il singolo punto che, solo due partite fa, lo separava dalla squadra di Allegri. Certo, due sconfitte consecutive sono tante per chi ha ambizioni da primato. Ma si trasformano in qualcosa di veramente pesante nel momento in cui la squadra che devi inseguire è un rullo compressore come nessun altra.

La domanda che vi poniamo è la seguente, ed è ovviamente provocatoria: al di là dei due risultati negativi, sareste più sollevati o comunque meno pessimisti se invece di essere a -7 ci trovassimo a -4 o anche a -5? Ovvero, se la Juventus avesse perso oppure solo pareggiato un’altra partita. Cambierebbe la vostra percezione del momento del Napoli, stante il quarto posto e i match contro Atalanta e Roma? Sì, forse sì. E non è un’accusa a nessuno, né tantomeno una resa o addirittura una manifestazione di inferiorità. La Juve ha meritato le sue vittorie, è in testa con il maggior vantaggio rispetto allo scarto prima/seconda di tutti i campionati europei. Ha fatto meglio di Bayern Monaco (una partita giocata in meno, 4 punti persi tra l’altro nelle ultime due partite), Manchester City (primo posto, 5 punti persi), Psg (addirittura secondo, 8 punti persi in 9 partite con 2 sconfitte e un pareggio) e delle due capolista di Spagna, Atletico e Real (6 punti persi, 3 pareggi in 8 partite).

Insomma, la vera anomalia non siamo noi. La vera anomalia è la Juventus: nei due campionati in cui si sono giocate 8 partite, il Napoli avrebbe un distacco di 4 (Liga) e 5 punti (Premier). Del resto, anche rispetto all’ultimo campionato da record (per il Napoli), con 82 punti conquistati in 38 partite, il Napoli è dietro di un solo punto. C’è quindi tutto il tempo di recuperare, ma solo su sé stessi: se la Juventus continua a viaggiare a questa velocità, resta imprendibile per chiunque, non solo per il Napoli.

Il dato più impressionante è quello che arriva a cavallo tra i due campionati (2015/2016 e 2916/2017): dalla partita di Sassuolo dello scorso anno (decima giornata di campionato) a oggi, la Juventus ha conquistato 100 punti su 108 disponibili, con sole due sconfitte e un pareggio in 36 partite. Quindi, come dire: colpa del Napoli se questo inizio di stagione, da positivo, si è trasformato in balbettante. Merito della Juve, soprattutto, e demerito di tutte le squadre che non sono riuscite a fermarla, se il campionato italiano non riesce a mettere un freno allo strapotere dei bianconeri. Cui dovremmo cercare di non guardare per non avvelenarci. Siamo la seconda forza dell’ultimo campionato, è giustissimo guardare alla prima. Ma quando la prima è così distante, da te e tutte le altre, sarebbe meglio lasciarla perdere per un po’. Forse è un caso, forse no: l’anno scorso il Napoli è andato in testa superando di slancio Fiorentina, Roma e Inter. La Juve era dietro, in pratica è salita insieme a noi. Appena il nostro metro di paragone si colora di bianconero, diventiamo piccoli e impauriti.

E se siete tra quelli che, alla domanda precedente (“sareste più sollevati..”), hanno risposto in ogni caso “no”, allora siete pronti a conoscere l’ultima statistica. A questo punto del campionato, l’anno scorso, la Juventus aveva 9 punti in classifica. Il tempo e i punti per recuperare ci sarebbero. Proviamo a fare la corsa su noi stessi, poi si vede. È la miglior medicina.

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