Se il Napoli tiene in panchina 38 milioni, quanti ne tengono in panchina gli altri? Gerson nella Roma non ha mai giocato.
C’è malumore, a Napoli e intorno al Napoli, perché i nuovi acquisti non giocano. O, al massimo, giocano poco. Ne parlano tutti, dai giornali locali fino al Corriere della Sera. E dicono anche una verità: finora, le rotazioni di Sarri hanno escluso un patrimonio di mercato di circa 38,5 milioni. Ovvero, le cifre investite dal Napoli per i cartellini di Rog, Diawara, Tonelli e Giaccherini. Fermo restando l’infortunio che ha escluso il centrale ex Empoli (Maksimovic è andato in campo, ad esempio), nessuno si inventa nulla quando scrive o pensa o dice che il Napoli abbia finora sottoutilizzato la rosa nella sua ampiezza. L’abbiamo scritto pure noi, qui, confrontando i dati del Napoli con quelli degli altri.
Però, ci siamo chiesti: se il Napoli non fa turnover, ed è vero, le altre come si regolano? O meglio, più precisamente: come si regolano con i nuovi acquisti? Ebbene, ci siamo accorti che la situazione non è molto dissimile. Basti pensare a Marko Pjaca, colpo giovane e a sensazione della Juventus: 23 milioni per 76 minuti di gioco in 7 presenze. Ora, la nostra domanda: oltre che per soddisfare la curiosità morbosa (comprensibile) del tifoso, qual è il senso tecnico e tattico di giocare meno di 10 minuti a partita, magari a risultati già acquisito? Come dire: ci pare che si stia facendo tanto rumore per il Napoli quando altrove avviene più o meno la stessa cosa. Mascherata meglio, forse, da un impiego che in realtà non è un impiego. L’altro nome bianconero che vogliamo fare è quello di Juan Cuadrado che non è propriamente un nuovo acquisto, quanto un reacquisto. Il colombiano, arrivato l’ultimo giorno di mercato, ha giocato 3 partite per 193 minuti. Subentrato a Palermo e Zagabria, titolare ad Empoli. Anche per lui, un periodo di gestazione lungo. Come quello di Maksimovic, ci viene da dire e pensare. Meno male che il serbo ex Torino è riuscito a entrare in campo, sennò sai quante altre critiche?
La Juve gioca la Champions, come il Napoli. E le altre? Ovvero quelle dell’Europa League, che quindi avrebbero una possibilità discretamente maggiore di ruotare gli uomini? Vediamo l’Inter, ad esempio, e prendiamo Gabigol: 30 milioni per 16 minuti. Non può giocare in Europa League (questione di fair play finanziario), è arrivato il 16 settembre e quindi si allena con l’Inter solo da quindici giorni. Tutto vero. Rog, invece, è sbarcato fisicamente a Napoli il 9 settembre. Sette giorni che cambiano completamente la narrazione. O no? Oltre all’aspirante fenomeno brasiliano, altri minutaggi sparsi nella rosa interista: Brozovic 65′ (De Boer lo ha escluso più volte dalle convocazioni), Biabiany 58′, Jovetic 35′. Stessa domanda di sopra: il senso? E loro non sono nemmeno dei nuovi acquisti. Forse, semplicemente, a de Boer non piacciono. Non lo sappiamo. Sarri, invece, ha spiegato con precisione e dovizia di particolari tutti i perché del mancato utilizzo di Rog e Diawara. Non quello di Grassi, che resterà per sempre un mistero irrisolto. Abbiamo imparato a prevenire le critiche, qui al Napolista.
Chiudiamo con la Roma, squadra di Europa League: per i giallorossi, nuovi acquisti subito in campo quando possibile (Vermaelen, Fazio, Juan Jesus) con Bruno Peres addirittura secondo in classifica per minuti giocati. Eppure, Gerson e Emerson hanno messo insieme un totale di 212 minuti di gioco: 141 per il primo, 71 per il secondo. Sono giovani e brasiliani, giusto: Gerson ha 19 anni, Emerson 22. Diawara ha 19 anni, Rog 21. Hanno giocato più ad alti livelli, sicuramente. Questa è l’unica differenza, però.
L’unico che potrebbe lamentarsi e che è davvero un caso, secondo noi, è il buon Ivan Strinic. Sarà il protagonista del nostro prossimo pezzo. Rimanete collegati.
Ps. Nella nostra analisi dei minutaggi, abbiamo dato un occhio pure al Milan. Per Gianluca Lapadula, 72 minuti in tutto. Qualcuno, durante il mercato, aveva criticato il Napoli per il suo mancato arrivo. Fantastico, davvero.