Il portiere azzurro in conferenza stampa alla vigilia del match di Champions contro il Besiktas.
Pepe Reina in conferenza stampa alla vigilia di Napoli Besiktas.
Quanta voglia c’è di giocare subito dopo queste sconfitte contro una squadra ancora imbattuta come il Besiktas.
Io avrei giocato domenica, senza aspettare oltre 24 ore. C’è voglia di reagire, di dimostrare che siamo ancora una squadra forte. Neanche 15 giorni fa eravamo la miglior squadra d’Europa, oggi siamo scarsi. Dobbiamo ritrovare equilibrio e certezze che abbiamo sempre avuto, domani dobbiamo fare una grande gara contro una squadra che ha messo insieme un grande inizio di stagione. Hanno fatto risultato a Lisbona, sarà un match tosto.
Ci sono le stesse condizioni dello scorso anno con un cambio di modulo?
L’anno scorso iniziava il ciclo nuovo, dovevamo capire il nuovo mister. Oggi, non possiamo fare altro che giocare il nostro calcio e recuperare le nostre certezze. Bisogna reagire, bisogna rialzarsi.
Cosa ti senti di dire a Gabbiadini
Manolo è un grandissimo giocatore, basta. Ora è la squadra che deve dargli una mano. Siamo noi che dobbiamo fare in modo che possa migliorare, sono sicuro ci possa dare un grande aiuto.
Napoli presuntuoso dopo i quattro gol al Benfica? È mancato lo spirito dell’anno scorso?
Non credo, forse involontariamente può essere andata così. Però, allo stesso tempo penso che la squadra sia umile da capire che se non si fanno le cose bene, rischi di perdere. Se durante la partita sbagli qualcosa, poi può succedere che butti il risultato. Non dobbiamo buttare tutto all’aria, dobbiamo essere fiduciosi di tornare a essere una squadra compatta, stretta, corta, forte difensivamente.
Il rischio di pensare più alla Champions.
Non c’è assolutamente questo rischio, a maggio sapremo dove possiamo arrivare. Partita per partita, oggi si pensa al Besiktas e da giovedì al Crotone.
Cosa è successo al Napoli?
Noi abbiamo lavorato per capire cosa non abbia funzionato, ora cercheremo di applicare quanto abbiamo capito. Sappiamo cosa dobbiamo fare e in cosa migliorare.
Chi ti mette più in difficoltà, in allenamento, come falso nueve?
Tutti, il livello della nostra squadra è altissimo.
L’assenza di Albiol.
Qui si difende tutti, quando un calciatore commette un errore compromette l’intera fase difensiva. Dobbiamo migliorare in questo.
La 150esima gara europea di Reina.
Mi sento vecchio, ma è un grande onore. È importante, per un calciatore, giocare queste competizioni e farlo con la maglia del Napoli. Mentre invecchi, la responsabilità si sente di più: poi se fai il portiere e giochi a Napoli, la responsabilità è sempre più grande. Ma noi calciatori restiamo dei privilegiati.