Il centrocampista ex Dinamo Zagabria, dal ritiro della Croazia, spiega i motivi del suo mancato esordio con la maglia azzurra.
Abbiamo finalmente trovato l’unica persona d’accordo con Maurizio Sarri sul caso Rog che francamente ha ormai ampiamente superato il ridicolo. Più non gioca, più cresce il suo valore. Adesso vale Modric. Se non dovesse giocare altre due settimane, sarà accostato a Platini (in realtà già Sarri ha commesso l’errore di citare le roi parlando delle difficoltà di ambientamento di Rog). Anche noi, che abbiamo giudicato positivamente la campagna acquisti del Napoli (e anche Rog) e quindi avremmo desiderato che le rotazioni fossero più ampie, riconosciamo in Sarri una certa coerenza nella gestione del gruppo. E, aspetto più importante, la riconosce lo stesso calciatore croato che dal ritiro della sua nazionale (cui si è aggregato come ultimo arrivato in sostituzione dell’infortunato Modric) si dice desideroso dell’esordio ma spiega anche il perché questo non sia ancora avvenuto: «Ho una grande voglia di esordire anche nel mio club – spiega Rog all’edizione croata di Goal.com -, ma devo prima ambientarmi bene: devo imparare a comprendere quello che mi dicono i compagni, ad assimilare quello che vuole il mister. Non è facile, ma stiamo lavorando in questo senso».