Una nuova analisi statistica sugli expected goal chiarisce che i problemi del Napoli sono di carattere difensivo: subisce reti anche quando non lo meriterebbe.
Il calcio è uno sport complesso, per sua natura imprevedibile. Dell’esito incerto delle partite si occupano quotidianamente team di statistici nella produzione delle quote, tanto agognate da ogni wolf of centro scommesse. Stante la casualità del risultato, la prestazione non può dirsi aleatoria. I fautori delle Football Analytics indagano i dati di gioco proprio al fine di vedere oltre il tabellino finale. La diffidenza verso questo settore è inferiore solo alla curiosità che suscita. Noi invitiamo a non preoccuparsi ed amare la statistica: non è necessario partecipare al MIT per comprendere la prossima analisi.
La vittoria del Napoli ad Udine è stata meritata. L’aspetto positivo si è manifestato nella capacità di raccogliere quanto costruito. D’altro canto, gli azzurri non riescono a superare i propri limiti. Qui si nota la differenza con la Juventus, che ha distaccato il Napoli in classifica proprio quando è mancato il citato surplus. Affrontiamo la questione secondo la logica degli xg (expected goals o gol attesi).
Ad inizio campionato, la squadra era in overperformance offensiva, infatti, segnava più di quanto costruisse. A Bergamo, il crocevia: l’Atalanta meritava il suo gol, ma anche il Napoli per quanto espresso in fase offensiva avrebbe potuto segnare. Il Napoli perde 1-0 e da lì in poi i gol fatti divengono in numero uguale o inferiore a quelli stimati. Anche nella netta vittoria con l’Empoli (underperformance). L’equilibrio tra aspettativa e realtà è un punto critico per una squadra che voglia lottare per il vertice. Ad ogni modo, le aspettative di attacco appaiono in crescita. Ad Udine il Napoli avrebbe dovuto fare 2 gol, ha creato 2 gol e ha segnato 2 gol. Gli xg del Napoli sono stati pari a 1.5 (per altri autori qualche decimale in meno).
Gli xg dell’Udinese sono stati pari a 0.4 (o inferiori secondo calcoli altrui). Sebbene le previsioni, fondate sull’andamento delle precedenti gare, preventivassero una rete per i padroni di casa, gli azzurri hanno imbastito un’ottima organizzazione difensiva. L’Udinese, però, ha segnato. Nella grafica dei gol subiti notiamo una costante underperformance difensiva. Il Napoli subisce gol anche quando non lo meriterebbe. Eccezioni sono le gare di Palermo e Genoa, ove però il risultato non ne risente.
Secondo i nostri calcoli, al Napoli mancano 6 punti in classifica. Ad alimentare il deficit sono principalmente i limiti difensivi. Il Napoli subisce un numero di reti oltre le aspettative. Già a Pescara si è incassata una rete immeritata. Così ultimamente con Udinese, Juventus e Lazio. Lo staff tecnico dovrà lavorare soprattutto sul come subire un gol in meno, rispetto a farne uno in più se vuole scalare la graduatoria.
La situazione è diversa in casa Juventus: i punti stimati coincidono con quelli reali. I due momenti di deficit sono legati alle sconfitte con le milanesi. La vittoria sul Napoli ha ripristinato l’equilibrio. Il distacco attuale tra bianconeri ed azzurri è di 9 punti. L’organizzazione difensiva è stata fondamentale in tal senso. Tale capacità è mancata al Napoli (l’abbiamo spiegato con dinamiche più tattiche e meno analitiche, qui), che altresì sarebbe a soli 3 punti dalla vetta.
Questo focus espone alcune differenze per puntare al vertice. Per completezza, precisiamo che non è nostra intenzione imporre una forma mentis ma illustrare nuove prospettive altrimenti celate dal solo monolitico parere per cui conta solo il risultato.