L’omaggio del Corriere della Sera. Bagnoli: «Parlava meno di me». Corradini: «Anticipava i tempi, voleva creare un raggio laser per misurare la distanza della barriera».
Complimenti al Corriere della Sera che oggi ha dedicato una mezza pagina a Giuliano Giuliani portiere del Napoli del secondo scudetto e della Coppa Uefa, morto vent’anni fa (proprio oggi) di Aids e proprio per questo, presumibilmente, dimenticato dal mondo del calcio. Una malattia con ogni probabilità contratta in Argentina in occasione del matrimonio di Maradona. Il Corriere sente Osvaldo Bagnoli che lo ebbe a Verona e Giancarlo Corradini che giocò con lui a Napoli.
«Era un buonissimo portiere – dichiarai Osvaldo Bagnoli che lo ha allenato al Verona per tre anni – Si isolava parecchio: io par- lavo poco, lui ancora meno, eppure c’era intesa tra di noi. La sua morte fu un grande dolore».
Corradini ne ricorda le intuizioni extracalcistiche: «Ci eravamo conosciuti durante il militare. Era sempre avanti con le sue idee: voleva creare un raggio laser per misurare la distanza della barriera, aveva un negozio di abbigliamento, disegnava le maglie con cui giocava e le commercializzava». Poi aggiunge: «Il calcio lo ha dimenticato perché in quegli anni si scappava da quella malattia. E così si è scappati anche da Giulio».