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Savoldi, Cavani e Higuain: Napoli mai sconfitto in casa contro una squadra sovietica

La tradizione non è positiva se si guarda ai doppi confronti, ma il match secco non ha mai portato male al Napoli: tre vittorie e quattro pareggi.

Savoldi, Cavani e Higuain: Napoli mai sconfitto in casa contro una squadra sovietica

Doveva succedere. Nel senso: se per il match di andata parlammo di tutte le visite di cortesia fatte dal Napoli nei territori ex sovietici, oggi facciamo che sono gli avversari a viaggiare e ci vengono a trovare. E quindi, ecco che arriva l’inevitabile citazione/ricordo di Napoli-Dnipro, semifinale europea che è un rimpianto vecchio di quasi due anni ma ancora molto cocente. Ovviamente, andremo anche oltre, chiediamo aiuto a Youtube e alla nostra memoria da tifosi per andare a recuperare tutti gli incontri al San Paolo tra il Napoli e formazioni russe, ucraine, giorgiane. In tutto, sette precedenti: tre vittorie e quattro pareggi, con due qualificazioni, quattro eliminazioni e un passaggio dai gironi per entrambe le squadre. Anche quella volta lì era il Dnipro, una specie di incubo ricorrente.

1/10/1975, Napoli- Torpedo Mosca 1-1

All’andata fu un 4-1 senza storia per la squadra moscovita (uno degli innumerevoli club della capitale), il ritorno fu quindi una sorta di partita amichevole o quasi. Anche perché, al quindicesimo minuto, Filatov porta in vantaggio i russi e costringe quindi la squadra di Vinicio ad alzare la posta oltre il 3-0 per centrare la qualificazione. Finirà 1-1, segnerà Braglia a otto minuti dall’intervallo. Un brutto ricordo.

27/9/1978, Napoli-Dinamo Tbilisi 1-1

Cominciamo col dire che sotto, di questa partita, trovate una testimonianza splendida direttamente da Eurogol, una delle trasmissioni cult nella storia della comunicazione sportiva italiana. Dopo, parliamo di calcio. E del gol di Darasselia, che la voce di Giorgio Martino definisce “ovviamente in contropiede”. Il Napoli attacca per tutta la durata della partita, subisce un contropiede (non si chiamano ancora ripartenze, Sacchi sarebbe arrivato dieci anni dopo a rivoluzionare il lessico del nostro calcio), appunto, e butta via la possibilità di rimontare il 2-0 dell’andata. Pareggerà Savoldi su rigore, per uno dei suoi tre gol nelle competizioni Uefa con la maglia azzurra. Per la seconda volta consecutiva, i 32esimi e una squadra sovietica sono fatali al Napoli. Presto arriverà una dolce rivincita.

30/9/1982, Napoli-Dinamo Tbilisi 1-0

Fabio Avallone, in un pezzo più di concetto, ha parlato di questo match e ci ha detto che è stata la sua prima partita vista dal vivo. «Ho esordito al San Paolo in notturna, Coppa Uefa 1982/83, ci giocavamo il passaggio del turno contro la Dinamo Tbilisi. Vincemmo 1 a 0 con gol di Dal Fiume e di quella serata mi sono rimaste impresse tante cose. L’emozione della prima volta allo stadio, della prima vittoria vissuta sugli spalti, la sensazione di contribuire ad essere il 12° uomo in campo». Segnò Paolo Dal Fiume, ribadendo in rete una punizione calciata da Diaz. Proprio l’argentino fu il protagonista del doppio confronto, con il gol dell’andata che limitò il passivo e con il gesto tecnico che valse, in pratica, la qualificazione. L’ex River segnerà pure nel turno successivo, contro il Kaiserslautern: un gol inutile, Napoli eliminato.

23/10/1990, Napoli-Spartak Mosca 0-0

Il primo e unico ottavo di finale di Coppacampioni prima del Chelsea, Napoli sull’orlo di una crisi di nervi per un inizio difficile in campionato ma reduce dall’agevole passaggio del turno contro l’Ujpest, e quindi con la mente rivolta principalmente alla campagna europea. Tre pali per gli azzurri di Bigon, due per i russi guidato da Mostovoi, che i meno giovani ricorderanno in campo fino ai primi anni Duemila. A fine partita, come si evince anche dal video sotto, statistiche “sarriane” (24 tiri a 6), i fischi del pubblico di Napoli, la delusione per una vittoria meritata e che, invece, stava per diventare un’incredibile beffa. Al ritorno, le bizze di Maradona e i calci di rigore toglieranno al Napoli i quarti di finale. Non è un bel ricordo, francamente.

8/11/2012, Napoli-Dnipro 4-2

Strapotere. Tanto che, il video che vedrete sotto, ha come titolo “Cavani vs Dnipro”. Non è una partita, è l’esaltazione assoluta dell’atleta e del campione Cavani. Che segna quattro gol, in ogni modo: a tu per tu col portiere, da attaccante di movimento, su assist di Dzemaili; su punizione; da centravanti statico, su cross dalla sinistra di Hamsik; da uomo di fantasia, con uno stop da giocoleria un po’ sballato e un destro immediato a freddare il portiere ucraino. Trevisani, su Sky, lascia ai posteri un urlo che ancora oggi gli viene chiesto quando incontra i tifosi napoletani: “È un mostro, è un mostro”. Lo era, davvero. Magari lo è ancora. Indimenticabile.

12/3/2015, Napoli-Dinamo Mosca 3-1

Qui c’è un altro uomo da strapotere: Gonzalo Higuain. Tripletta, ad aggiustare la partita dopo che quel simpaticone di Kevin Kuranyi aveva portato avanti la Dinamo Mosca che non è passato nemmeno un minuto. Il Pipita segna di testa, poi su rigore (!), ma è il terzo gol a descrivere la bravura assoluta dell’ex Real Madrid: controllo volante di petto, sinistro a incrociare, qualificazione in ghiaccio o quasi. Il 3-1 permetterà al Napoli di andare in Russia e gestire la partita, significherà quarti di finale e il doppio confronto col Wolfsburg, un momento di calcio altissimo. Higuain, dopo questo gol, segnerà solo a Wolfsburg. Col Dnipro, ne parleremo tra poco, andrà diversamente.

7/5/2015, Napoli-Dnipro 1-1

Ci siamo. David Lopez, Higuain, Boyko, Seleznyov. Ripensare a questi quattro nomi, a quella partita, fa ancora male. San Paolo quasi del tutto pieno, la finale di Varsavia dietro l’angolo, un sorteggio favorevole perché dall’altra parte c’è Siviglia-Fiorentina. Insomma, era tutto pronto. Napoli che attacca, non gioca benissimo ma non rischia nulla. Il vantaggio di David Lopez sembra schiudere le porte di una partita da due-tre gol, È vero, se non fosse che Higuain e Boyko ingaggiano un duello che vede sempre uscire vincitore il portiere ucraino. Che peccato. Anche perché poi succede l’imponderabile: prima azione o quasi del Dnipro, cross al centro e Seleznyov è ben oltre la linea. Sapete com’è andata a finire. La partita si decide qui, al ritorno ancora Higuain contro Boyko e stesso risultato. La prima rivincita, nello stadio di Kiev, a settembre. Stasera la seconda parte. Ce la meriteremmo, in effetti.

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