Il match di venerdì sera spiegato con gli indici statistici più avanzati: il Napoli segna più gol di quanti ne meriterebbe e ne subisce meno.
Nella 15esima giornata di Serie A vincono le big del calcio italiano. Il Napoli batte l’Inter, la Juve sconfigge l’Atalanta, così come la Roma supera la Lazio nel derby della Capitale (anche il Milan trionfa). Approfondiamo i risultati attraverso le Football Analytics, con particolare attenzione alle prestazioni dei partenopei, per comprendere se questi corrispondono a quanto espresso sul terreno di gioco.
In Napoli – Inter il numero di tentativi per le due squadre è simile – 19 a 18 – ma analizzando la loro natura emerge il miglioramento dell’organizzazione difensiva azzurra. Sono 7 i tiri dei neroazzurri bloccati dai difensori, cioè solo il 60% giunge a destinazione contro il 90% degli azzurri. Nel dettaglio, 16 tiri del Napoli sono su azione manovrata, 1 su contropiede e 2 su calcio piazzato. Si è rivelato decisivo finalizzare in area di rigore, la zona di campo con le migliori probabilità di segnare. Per esempio, come argomentato, i tre punti di Udine sono stati determinati dalle due occasioni ravvicinate di Lorenzo Insigne nonostante altri vari tentativi.
Ribadiamo che più ci si avvicina alla porta, più si segna, secondo la logica degli xg che valuta la probabilità di successo di ogni tipologia di tiro (azione, assist, punteggio parziale, ecc.). Nelle ultime gare, abbiamo insistito sulla underperformance del Napoli, che tirava molto ma statisticamente male. Ad inizio stagione, viceversa, segnava più di quanto costruisse, fino alla gara di Bergamo. L’equilibrio tra aspettativa e realtà è un punto critico per la lotta al vertice. Ad ogni modo, le aspettative di crescita sono state confermate dalla prestazione contro l’Inter, che pone il Napoli in surplus di gol. Nel complesso, gli expected goals azzurri sono 2. Seppur lo scarto tra il tabellino reale e virtuale sia di una sola rete, esiste un’inversione positiva rispetto l’andamento pregresso. In generale, il numero di gol fatti totale è 27, quello stimato di 25.
Nel dettaglio, Marek Hamsik è stato il man of the match statistico contro l’Inter, perché autore delle conclusioni più pericolose. Su tutte, la vana big chance al 56simo alla sinistra del dischetto del rigore, con un valore storico prossimo al 30% di successo. Segue il gol al quarto minuto, che stabilisce una coerenza statistica tra i gol fatti ed attesi per il centrocampista slovacco. Zielinski ed Insigne, poi, sfruttano delle occasioni più difficili di quanto potrebbe apparire. La ribattuta da calcio d’angolo e l’inserimento a porte inviolate con difesa schierata hanno buon fine solo 1 volta su 10 in una partita di Serie A.
In tabella sono presenti i principali indici di Football Analytics che vedono prevalere il Napoli in termini di qualità di tiro. L’Inter ci prova 3 volte da palla da fermo e 15 volte in open play. I nerazzurri sprecano le proprie occasioni, nonostante una buona fattura. Gli expected goals sono 1,25, dunque, anche in difesa il Napoli va in surplus. Ciò non accadeva dalla gara contro il Genoa. In generale, il numero di gol subiti totale è 15, quello stimato di 11.
Il Napoli prosegue la scalata al vertice della classifica, alla ricerca di quegli 8 punti persi immeritatamente tra Juve, Lazio e Sassuolo. Sugli altri campi, lo scarto atteso tra Juventus e Atalanta è di 1 gol (rispetto ai 2 reali), il risultato di Milan-Crotone diverge dal pareggio grazie al calcio di rigore (conversione media del 70%) concesso ai rossoneri, mentre nel derby romano il pareggio per 1 ad 1 sarebbe stato più giusto. In conclusione, Napoli e Juventus esprimono le migliori performance nell’ultima giornata, ma le qualità difensive dei bianconeri hanno alimentato il distacco in graduatoria.
