La forza mentale non gli manca. Altrimenti il rigore di ieri sera non lo tiri e non lo segni. E finalmente l’abbiamo visto sorridere.
Fiorentina – Napoli 3-3
Grazie ai prodigi tecnologici di SkyGo ho avuto la possibilità di seguire, nonostante tutto, la partita.
Al resto c’hanno pensato la mia Moleskine, i miei pennarelli Staedtler e un pennarello azzurro-Napoli di Star Wars, comprato tempo fa al supermercato.
Il momento chiave della partita, va da sé, è il rigore di Gabbiadini.
Vorrei, quindi, parlare dell’importanza del gesto:
– sei entrato da poco.
– ti danno per partente da prima che iniziasse il campionato.
– non ti trovi (evidentemente) molto in sintonia col tipo di gioco della tua squadra.
– probabilmente sarà la tua ultima partita al Napoli.
– ti prendi la responsabilità di battere il rigore del possibile pareggio.
– al 94′.
Scusate l’espressione: ci vogliono le palle.
Ed è gia la seconda volta che Manolo l’ha fatto in questa stagione (l’infausta Napoli – Besiktas).
Manolo avrà avuto tante difficoltà in questa stagione e nella scorsa e la cosa mi dispiace tantissimo ma..
(Piccola digressione: ho sempre seguito l’under 21 italiana. Dai tempi che ci giocavano Pirlo, Gattuso ecc. Quindi conosco Gabbiadini-giocatore da tantissimo e l’ho sempre seguito e apprezzato. Per questo fui felicissimo quando il Napoli lo acquistò durante il secondo anno di Benitez.)
..una cosa è innegabile: Gabbiadini è forte. Mentalmente. L’ha dimostrato ancor di più ieri sera.
Ho spesso sentito dire che potesse avere un problema caratteriale.
Non credo.
Potrà pure essere un ragazzo introverso, ma la forza mentale non gli manca. Altrimenti il rigore di ieri sera non lo tiri e non lo segni.
Probabilmente quella di ieri è stata la sua ultima partita col Napoli, mi dispiace, soprattutto per lui. Merita di più. Gli auguro di fare mille goal in carriera. Non so dove, non so come, non so quando. Ma ne sarei felice.
Dopo il goal di ieri sera l’ho visto sorridere.
Giovanni Fubi Guida