La nostra idea sulla formazione di domani, sui ballottaggi e sulle possibili scelte in vista della sfida al Torino di Mihajlovic.
La formazione per Napoli-Torino
La settimana tipo che “dà” sulla partita: una novità assoluta o quasi per il Napoli 2016/2017. Sarri ha potuto lavorare per sei giorni interi sulla squadra, per capire come ovviare alle assenze, alle situazioni e per studiare le contromosse agli avversari. Alla fine, dovrebbe venir fuori la stessa formazione vista contro l’Inter due settimane fa. Più Mertens che Gabbiadini, però: difficile tenere in panchina un giocatore reduce da una tripletta. Ma i motivi non sono solo questi. Attenzione, in difesa, al possibile ritorno di Maksimovic. Contro i suoi ex compagni, tra l’altro. Il destino sa essere beffardo.
Maksimovic – Chiriches
Iniziamo proprio da qui, dalla necessità di sostituire l’infortunato Koulibaly. Ne abbiamo già scritto in settimana: l’infortunio occorso all’ex Genk a Cagliari ha solo anticipato i tempi del suo arrivederci. Dovesse, come pare, saltare anche la Fiorentina, il Napoli potrebbe riaccoglierlo direttamente per febbraio. Quindi, come dire: meglio adattarsi subito, dare la possibilità anche a chi potrebbe servire di non arrivare proprio scarico a un’eventuale chiamata in campo. Quindi, dubbio Maksimovic-Chiriches.
I rumors da Castel Volturno danno favorito una volta il serbo e l’altra il rumeno, il ballottaggio esiste anche a livello puramente tecnico, di caratteristiche. Con Albiol nel ruolo di “regista difensivo”, la presenza di un attaccante fisico ma comunque rapido come Belotti consiglierebbe l’accoppiamento dello spagnolo con un difensore più muscolare rispetto a Chiriches, bravissimo in anticipo e a far ripartire l’azione ma meno portato al duello spalla a spalla. Quindi, le percentuali non si sbilanciano ma l’idea del rientro di Nikola non ci pare proprio improbabile. E ci pare intelligente, pure tatticamente.
Zielinski – Allan
Effetti della rosa lunga, effetti del turnover. A Cagliari, il polacco dentro per far “rifiatare” Allan dopo Lisbona. Sette giorni dopo, col brasiliano abile e arruolabile, Piotr parte comunque favorito. Certo, forse influisce anche l’idea che quattro giorni dopo Napoli-Torino c’è già Fiorentina-Napoli, ma dare il 70% a Zielinski in un ballottaggio con un reduce della passata stagione sottolinea il perfetto inserimento della mezzala polacca in rosa. In seconda battuta, l’intelligenza del mercato del Napoli, in grado di dare a Sarri non solo delle alternative, ma dei veri e propri co-titolari. Basta guardare al centro del campo, con Diawara al 90% nonostante il ritorno a buoni livelli di Jorginho. Intercambiabilità, si chiama. Effetti positivi della rosa lunga e del turnover, possono pure essere definiti.
Insigne – Mertens – Gabbiadini
Ballottaggio triangolare, e non era facile giocare con le percentuali. Scritte così, lo ammettiamo, sembrerebbe che Sarri voglia/debba clonare Mertens. In realtà, è un modo per far capire che il destino del tridente per Napoli-Torino pare essere segnato. Da Mertens non si prescinde, solo che bisogna capire se da esterno a sinistra – quindi con Gabbiadini titolare – oppure da centravanti come visto a Cagliari. Questo è il vero dubbio di Sarri, anche se è probabile che alla fine il tecnico azzurro sceglierà di nuovo l’attacco smart con Mertens e Insigne di fianco all’intoccabile Callejon.
Siamo leggermente più perplessi rispetto alla scorsa settimana, quando la proverbiale lentezza – poi verificata sul campo – di Bruno Alves e Ceppitelli ci faceva pensare bene di questa scelta. I centrali titolari dei granata, Castan e Rossettini (con Moretti prima riserva), sono a un livello più alto di quelli dei sardi, al livello di qualità assoluta ma anche di rapidità. Soprattutto Castan potrebbe rappresentare un avversario scomodo per Mertens. Quindi, come dire: se a Cagliari eravamo certi o quasi della saggezza della scelta, stavolta la formazione del tridente ci pare meno scontata. O almeno non individuabile da subito, dal punto di vista tattico. Vedremo.