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Mertens, Hamsik e Higuain sono top, Niang tra i flop: errare humanum est, ma perseverare?

Migliori e peggiori dell’ultimo turno di Serie A: tanto Napoli tra i top, Ceppitelli, e Memushaj accompagnano il francese del Milan tra i flop.

Mertens, Hamsik e Higuain sono top, Niang tra i flop: errare humanum est, ma perseverare?

Top e Flop della 16esima giornata di Serie A

Top

Mertens (Napoli) – Movimenti da centravanti vero, tre gol ed una rovesciata alta. Aggiungiamo anche sponde precise per i compagni e ripartenze da centometrista: assolutamente incontenibile.

Higuain (Juventus) – Decisivo con due goal realizzati da centravanti puro. Quando gioca cosi fa la differenza e giustifica i 90 milioni spesi dalla Juventus.

Hamsik (Napoli) – Realizza il gol numero 105 con la maglia azzurra. È il motore delle iniziative del Napoli, realizza il goal del 2-0 che stende il Cagliari.

Karnezis (Udinese) – Nel primo tempo compie quattro parate decisive (Gomez, Kurtic, Caldara e Conti) nella ripresa evita una clamorosa autorete di Widmer. Da una parata su Masiello nasce la ripartenza del 1-3.

Kalinic (Fiorentina) – La solita dedizione alla causa viola, accompagnata da 2 reti. Il tocco di tacco del 2-0 è delizioso. Sta tornando il centravanti che un anno fa spaccava il mondo.

Flop

Castan (Torino) – In continua e costante difficoltà con Higuain e Mandzukic. È l’anello debole della difesa granata. Infatti la Juventus sceglie di giocare, con successo, dal suo lato.

Niang (Milan) – Errare humanum est, perseverare autem diabolicum. Commette il secondo errore di fila dal dischetto. Nella ripresa rischia il giallo commettendo un brutto fallo su Manolas. Non è al top della forma ed è anche molto nervoso.

Ceppitelli (Cagliari) – Lento e macchinoso, nella sua zona di competenze incrocia Mertens e non lo vede mai. Anello debolissimo della difesa rossoblu. Sullo 0-5 subisce un tunnel umiliante da Mertens.

Goldaniga (Palermo) – Una prestazione da incubo. Regala un gol al Chievo, sbaglia anche i passaggi più semplici.

Memushaj (Pescara) – Sbaglia un calcio di rigore calciandolo male, senza convinzione e senza cattiveria. A metà campo quasi non si avverte la sua presenza, solo passaggi orizzontali, spesso sbagliati, nessuna verticalizzazione.

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