Boss di mercato del Siviglia, ha fruttato percentuali per 300 milioni e un totale di 9 trofei al club andaluso. Lavora con uno staff di quindici osservatori sparsi per tutti i campionati.
Nove trofei in 16 anni
Una notizia importante, che in realtà è passata un po’ inosservata. La Roma ha (avrà, da giugno prossimo) un nuovo ds. È Ramon Rodriguez Verdejo, ex direttore sportivo al Siviglia. E se il nome non vi dice granché, il soprannome chiarirà i dubbi. Si tratta di Monchi, riconosciuto dalla stampa spagnola come il deus ex machina del miracolo Siviglia. Ha lavorato per 16 anni con il club andaluso, e il palmarés è impressionante: 5 Europa League (o Coppa Uefa), una Supercoppa europea, 2 Coppe di Spagna e una Supercoppa spagnola. Considerando che, prima del suo arrivo, la bacheca del Siviglia si fermava a un titolo nazionale e due Copa del Rey, vuol dire che siamo a livelli d’eccellenza.
La Gazzetta dello Sport ha ricostruito la trattativa con la dirigenza della Roma, per lasciare Siviglia dopo una vita intera a servizio del club del Ramon Sanchez-Pizjuan. Prima di diventare diesse, Monchi è stato infatti il portiere degli andalusi per un decennio. Ma c’è anche la spiegazione del suo metodo vendi e ricompra, che ha prodotto circa 300 milioni di euro e ha lentamente portato il club ai vertici del continente. «Quindici persone selezionano i campionati ed i giocatori da visionare in situazioni diverse, poi ad aprile si vara una lista di 150/200 elementi. Alla fine, riunione con il tecnico e scelte definitive».
Nello stesso pezzo del quotidiano milanese, anche alcune dichiarazioni di Sabatini. Sono le prime dell’ex diesse giallorosso dopo la meravigliosa conferenza stampa d’addio. «Gerson? Sta facendo
ciò che deve fare, avrà le sue occasioni. E se non ce la farà nella Roma lo porterò con me quando tornerò a lavorare»). Emerson? Sempre pensato fosse forte. Pallotta? Chi?».