Seconda vittoria consecutiva nella San Siro rossonera, due gol nei primi 10′ poi il Milan mette paura. Roma appaiata, in attesa delle partite di domani.
Milan-Napoli 1-2, prima vittoria azzurra in uno scontro contro una diretta concorrente. All’andata, il Milan non era accreditato così. Segnano Insigne e Callejon, poi Kucka mette paura che siamo ancora nel primo tempo. Ripresa da zero gol. Per fortuna
Primo tempo
Il destino sembra compiersi in pochi minuti, in pochi minuti di bellezza assoluta. Ed è una bellezza reattiva, in questo caso, perché il Milan prova a giocare portando molti uomini nella metà campo azzurra fin dai primissimi minuti. Non è una buona idea, perché i ragazzi di Sarri si scoprono letali nelle ripartenze. Al sesto, palla per Mertens in verticale, arcobaleno su Insigne e sinistro diagonale che piega il polso a Donnarumma. Tre minuti dopo, Mertens e Callejon duettano alla grande sul lato piccolo dell’area alla sinistra di Donnarumma.
Due a zero, e da lì in poi è dominio assoluto. Perché il Napoli è ben disposto in campo e non ha nemmeno necessità di palleggiare troppo. Tiene alto il ritmo del pressing, costringe il Milan a cercare solo azioni di aggiramento. Con l’andare dei minuti, però, l’intensità si abbassa. E quando il Napoli abbassa l’intensità, diventa vulnerabile. Anzi, diventa auto-vulnerabile. Perché invita l’avversario a venire su, e in questi casi un minimo errore in uscita diventa letale. Va proprio così: Jorginho e Tonelli cincischiano, Kucka entra e va a tu per tu con Reina. È il gol dell’1-2, la partita si riapre perché il Milan ci crede e il Napoli non sembra averne più. E arriva col fiatone all’intervallo, non prima di aver rischiato ancora con Jorginho che in pratica serve Bacca. Fallo di Tonelli, giallo pesante e punizione. Suso la mette fuori.
Secondo tempo
Tanta sofferenza, ma solo nella primissima parte. Il Napoli entra in campo con un’estensione dell’ultimo quarto d’ora del primo tempo. Il Milan ne approfitta, colpisce una traversa con Pasalic e martella soprattutto dal lato di Bonaventura. Poi, a un certo punto, la partita torna “normale”. Il Napoli recupera le distanze, riesce a tenere bene e soffre pochissimo. Anzi, costruirebbe anche l’occasione del terzo gol, due volte con Mertens. La prima volta è bravo Donnarumma, poi il passaggio di Hamsik è troppo lento.
Nel finale, Sarri cambia (entrano Diawara, Zielinski e Rog) e pure Montella, che gioca a quattro punte. Assedio Milan, l’unica mezza occasione è un colpo di testa di Donnarumma bloccato a terra da Reina, attentissimo per tutta la ripresa. Finisce così, per il secondo anno consecutivo Sarri sbanca Milano. Per una notte, Napoli a un solo punto dalla Juventus. È un bel campionato.