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Milan-Napoli 1-2, pagelle / Trenta minuti di bellezza assoluta, poi la battaglia

I voti della strana coppia: il tunnel degli orrori di Tonelli, il sinistro di Insigne, il gioco al buio di Mertens

Milan-Napoli 1-2, pagelle / Trenta minuti di bellezza assoluta, poi la battaglia

Le pagelle del Napolista a cura di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia

REINA – Quando Tonelli imbocca il tunnel degli orrori, tocca a Zio Pepe fare lo psicanalista con lui nonché mostrare nervi saldi e attributi. Decisivo anche in due parate, su tiri di Sosa e Bacca. Una grande serata (il taumaturgo Maradona gli ha fatto bene) – 7

Il mio voto a Pepe viene dalla parata sul colpo di testa di Donnarumma, sul finire. O lui parava o io morivo. Mi ha salvato la vita – 8

Per Tonelli luci spente a San Siro

HYSAJ – Nel primo tempo il duello con Bonaventura, match di pesi medi, finisce pari. Nel secondo, invece, l’albanese soccombe, anche a causa dei mancati raddoppi di uno stanco Allan – 5,5

La cosa più bella la fa al 14’ del secondo tempo, quando volutamente non la dà a Tonelli ma preferisce passarla centrale ad Albiol – 6  

TONELLI – A dire il vero, inizia bene: mobile e salvifico su quel cross di Abate. Poi, almeno per lui, le luci a San Siro si spengono e va in onda un thriller incredibile: la gestione della palla è da difensore d’oratorio e fa regali su regali ai rossoneri. Finché, a furia di insistere, fa patatrac sul finire del primo tempo, con la complicità di Jorginho. Nella ripresa, la palla scotta e si limita a ribattere, talvolta con efficacia. Che brividi – 5

“Due volte nella polvere due volte sull’altar”. Quanto si addice a Tonelli il verso manzoniano? Perfetto per la parte che riguarda l’altare, è calcolato in difetto per la polvere. Peggiore in campo, stasera. Ne regala tante, troppe. Lancia Kuzca verso la porta, rischia di procurare due rigori al Milan mettendoci una mano di troppo, e con Rocchi ad arbitrare non sarebbe stata fantascienza. E’ chiaro a tutti che la palla proprio non vuole che gliela passino: non è in serata. Al 38’ del secondo tempo fa l’unica cosa buona della partita, quando chiude su Bonaventura. Difende meglio di come imposta. Serata da dimenticare – 4

Albiol ultimo baluardo

ALBIOL – Povero Albiol, con la serataccia tonelliana, cara Ilaria. Spesso chiude su Abate, indi anticipa Bacca. Il vulnus dell’intera difesa sono le palle alte, con Gomez e Pasalic liberi di colpire. In ogni caso, per fortuna che c’era lui – 6

Con un Tonelli così offuscato accanto, la partita di Albiol merita almeno un voto in più. Freddo, determinato e preciso. Un anticipo bellissimo al 25’ del secondo tempo – 7

STRINIC – Partita di grande sofferenza, come si dice quando la battaglia è al centro e lui deve sorvegliare la fascia con un cliente di nome Suso. Anche lui butta via male un paio di palloni – 6

Tutto sommato il suo lo fa. La difesa oggi aveva diversi punti deboli. Regge – 6  

Allan e la battaglia

ALLAN – Il Milan domina il possesso palla e Allan si danna più di tutti per spezzare le trame avversarie. Ha il merito del break che innesca Mertens nell’azione dello zero a uno. Spende tantissimo, alla fine la stanchezza lo stende ed è costretto a uscire – 6,5

Con la forza della grinta va verso la porta ma non serve Callejon che sta da solo e l’azione si vanifica in un soffio. La palla per Mertens è bellissima, ancora più bello il modo in cui la tiene in campo. Oltre al tocco con cui Mertens cerca di sfruttarla (ma in area non c’è nessuno) – 6,5

ROG dal 40’ del secondo tempo – Il suo ingresso non previsto, in quella bolgia, serve a forgiarlo. Un altro gioiellino da coccolare – senza voto

Era tostissima entrare in quel momento. Era battaglia piena. La sua arma era ben carica – sv  

Jorginho complice di Tonelli

JORGINHO – È soprattutto suo il merito dei primi venti minuti marziani del Napoli, tra interdizione e ripartenze, come nel ricamo che porta allo zero a due. Quando i rossoneri prendono il sopravvento soffre tantissimo la vigilanza di Kucka e arriva il gol che accorcia le distanze – 6

Ma è altrettanto sua la colpa di almeno due degli errori di Tonelli, a mio parere – 5  

DIAWARA dal 16’ del secondo tempo – Il giovane Amadou entra nel momento più delicato per raddrizzare le linee e aiutare i compagni: svolge il compito con rigore sarrita e il Napoli rifiata. Fondamentale – 6,5

Anche se sbaglia clamorosamente la prima palla che tocca, regalando un calcio d’angolo al Milan – 6  

La tenuta del centrocampo

HAMSIK – Un po’ annaspa ma quando si ricorda di essere Hamsik buca il centrocampo e manda Mertens davanti a Donnarumma – 6

Il primo tempo se lo gioca alla grande. È nel secondo che crolla vistosamente – 6  

ZIELINSKI dal 29’ del secondo tempo – Ridà vigore, con Diawara, nel luogo più strategico di una pugna meravigliosa tra due schemi gemelli – 6

Tiene il centrocampo: era l’unica cosa da fare durante la battaglia – 6  

Le magie di Callejon

CALLEJON – Fa magie con i piedi, stasera. Non solo quando segna: sublime la carambola sulla linea del fallo laterale, propedeutica al clamoroso zero a tre mancato da Mertens – 6,5

Finalmente sta a destra della porta, quasi oltre l’angolino, e non la perde, ma la poggia in maniera perfetta trapanando le gambe di Donnarumma. L’accelerata al 14’ del primo tempo quando poi gli va incontro il portierone milanista è splendida – 7  

Il gioco al buio di Mertens

MERTENS – L’incipit è da regista offensivo di livello mondiale, con due decisivi assist capolavoro e un rigore non visto da Rocchi. Almeno due volte, però, potrebbe chiudere la partita ma Donnarumma lo ipnotizza come faceva Lev Yashin – 7

Serve al buio Lorenzo a tagliare la difesa, poi un altro leggerissimo e impeccabile appoggio per Calle. Al 27’ del secondo tempo se la vorrebbe spostare meglio ma controlla malissimo facendosi rubare il tempo: è la terza che si mangia, e non sarà l’ultima, ma è un grande comunque – 6,5

Il sinistro di Insigne

INSIGNE – L’infinita settimana maradoniana plasma il suo talento in una serata memorabile. A Lorenzinho si spalanca la verde prateria di San Siro e lui colpisce di sinistro. Fra tutte le giocate si segnala una parabola da centrocampo che rievoca proprio Diego – 7,5

Ci fa godere di sinistro piegando le dita di Donnarumma. Un pallonetto meraviglioso al 13’ del secondo tempo. Una delle partite più belle di Lorenzo in azzurro – 8

Tre punti pesanti come l’ansia

SARRI – In nemmeno dieci minuti il Napoli è già due gol avanti, in uno show di bellezza perfetta. Il disastro Tonelli rischia di mandare in tilt anche lui ma tutto è bene quello che finisce bene. Viva le partite sporche – 7

Trenta minuti di bellezza assoluta, poi fatica, accerchiamento, resistenza, sporcizia, ma cinismo. Tre punti pesanti come l’ansia che ancora sentiamo addosso, per una partita bellissima come solo quelle al cardiopalma sanno essere. Sono macigni, questi tre punti, piombi assoluti che diventano piume concretizzandosi in quel punto soltanto di distanza, anche se per poche ore. Una notte tra due guanciali. Un sabato da ricordare – 7

ARBITRO ROCCHI – Con Rocchi eravamo rimasti al rigore dato e poi ritirato a Pescara, nella prima di andata. E lui non delude: recidivo, al limite della malafede, non vede al 3’ un rigore netto su Mertens. Poi s’inventa una punizione pericolosa per fallo inesistente di Tonelli su Bacca. Sventaglia cartellini a casaccio. La società dovrebbe dire chiaro e tondo di non gradirlo – 3

Ci nega un rigore netto e noi, di risposta, segniamo subito due gol. Mi piace ricordarlo così – 3

 

 

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