I voti della strana coppia: l’incolpevole inutilità di Allan, la legnosità di Pavoletti, i cross buttati al vento di Ghoulam
La pagelle di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia
REINA – Senza colpe sul gol. Una parata su Chochev e nulla più. Assiste come un tifoso all’assedio – senza voto
Come dici tu, ma per il salvataggio sul bendato Chochev io gli metto il voto – 6
Immobili di fronte a Nestorovski
HYSAJ – Si ritrova lui, chissà perché, a salire insieme a Nestorovski. Nel primo tempo la fascia destra è uno spettro immobile, che non si aggira nemmeno, tranne che per i soliti tagli di Callejon. Meglio nella ripresa e va anche al tiro – 6
Nessuna contrapposizione su Nestorovski. Non ci prova neppure. Potrebbe essere questa l’immagine paradigmatica di tutta la partita. All’11’ del secondo tempo cerca di inventarsi qualcosa con una finta, poi tiene benissimo il pallone in campo per l’ottavo corner azzurro (ne seguiranno altri, come una maledizione) – 5,5
ALBIOL – Né lui né Maksimovic si accorgono di Nestorovski, forse sorpresi dall’audacia rosanero. In fase d’impostazione spreca più di un pallone. Nel concitato finale appare pure disattento – 5
Diciamo che da Nestorovski, che non segnava da otto, dico otto partite, si fa fare malamente – 5,5
MAKSIMOVIC – Idem come sopra, Ilaria. Qualche bella chiusura ma talvolta si fa impaurire da Trajkovski – 5
Al 20’ si gioca tutta la benzina che ha per correre ad anticipare l’attaccante del Palermo. Pensavo morisse, dopo – 5
Cross al vento
GHOULAM – Ancora rintronato dal mal della Coppa d’Africa non è capace di fare un cross, almeno uno, per la testa di Pavoletti – 5
Fabrizio, ti devo confessare una cosa: io schifo, tantissimo, quella marea di inutili cross che ho visto stasera. Palle perse buttate al vento. Peccato che l’Algeria non si sia qualificata – 5
L’inutilità incolpevole di Allan
ALLAN. Incolpevolmente inutile: per come si era messa la partita andava cambiato prima – 5
Andava cambiato prima di prima. Non c’è tanto da sfondare contro una fila di undici macchine in difesa. Un uomo solo non può rompere nulla – 5
L’ingresso decisivo di Zielinski
ZIELINSKI dal 9’ del secondo tempo – Il suo tardivo ingresso è decisivo: è lui a trovare Mertens per il gol del pareggio – 6,5
Per i primi 15 minuti non tocca palla. Al 24’ del secondo tempo ne serve una bellissima a Insigne che però non ci capisce niente. Poi, cambia il ritmo della partita (inutilmente) – 6,5
JORGINHO – Si ostina a cercare, in modo ottuso, il corridoio centrale, intasato come San Gregorio Armeno nei giorni prima di Natale. Rinsavisce un paio di volte, quando finalmente pesca con lanci alti Mertens e Callejon – 5
Molto bella la palla che serve a Mertens al 10’ del primo tempo e che incredibilmente non entra in porta ma scheggia la traversa dopo l’intervento di piede del portiere – 5
Pavoletti legnoso e invisibile
PAVOLETTI dal 17’ del secondo tempo. Impotente, mai incisivo. Lui è legnoso, i compagni lo vedono poco – 5
Del tutto Inutile – 5
Il tunnel all’arbitro
HAMSIK – Il Capitano si carica letteralmente la squadra sulle spalle, sia con Jorginho in campo, sia soprattutto senza. Non trova mai il jolly della svolta, ma fa quello che può. Il voto è per la fatica fatta – 6,5
Non mi trovi d’accordo. Anzi, penso che stasera non abbia alzato un dito. Sempre splendide, comunque, le palle che dà a destra a Callejon. Memorabile il tunnel che rifila all’arbitro al 15’ del primo tempo – 6
CALLEJON – Potrebbe pareggiare subito ma tutto è troppo veloce, anche per lui. Nel primo tempo serve palle d’oro a Mertens, poi anticipato. Nella ripresa impreciso in maniera sorprendente – 5,5
Sbaglia clamorosamente a porta vuota. Splendida la palla che mette dietro per Mertens alla fine del primo tempo – 5,5
La frenesia di Dries
MERTENS – Posavec toglie deviando sulla traversa, Posavec dà regalandogli il gol. Il belga è quello che si dà più da fare, al punto da farsi fregare spesso dalla frenesia – 6
Bellissimo il velo al 38’ del primo tempo, peccato che là in mezzo non ci fosse nessuno. Il megatunnell a Posavec ha del surreale: un portiere che dopo aver fatto la partita della sua vita si fa inanellare tra gambe e braccia nuoce gravemente alla salute – 6
INSIGNE – Là davanti, fra i tre tenori non alti, è il più evanescente e balbettante. Le belle giocate non mancano ma l’irritazione che suscita per la debolezza dell’ultimo passaggio è direttamente proporzionale al suo controverso talento. Va al tiro solamente al 12’ del secondo tempo. Indi si mangia il gol della vittoria. Il gioco si era fatto duro ma lui è rimasto moscio – 5
Non mi è piaciuto per niente – 4,5
La crudeltà del calcio
SARRI – Il calcio è crudelmente bello proprio per partite come questa con il Palermo. Però il Napoli ha avuto 84’ minuti per recuperare e vincere contro una squadra semiretrocessa. Al di là delle critiche tecniche (a partire da Allan in campo inutilmente per un’ora), il Napoli non è andato a prendersi la vittoria con la testa. Sì, quella – 5
La squadra inizia lentissima, poi si riprende con tanti tiri in porta ma senza alcuna cattiveria. Imprecisi, una quantità abnorme di passaggi sbagliati. Una partita priva totalmente di verve: nessuno, in sintesi, si è caricato la squadra sulle spalle. E in giornate che devono essere decisive, come era questa, il silenzio in campo si sente fortissimo. Due punti persi, non uno rosicchiato. Certo, ci sta, perché siamo abituati, in ogni stagione, a una partita così e un grande ‘bravo’ al loro portiere. Ma il sapore, in bocca, resta amarissimo. Anche perché, senza la papera di Posavec, Fabrizio, l’avremmo persa – 4
CELI – Ha tollerato fino all’inverosimile le sceneggiate dei perditempo rosanero – 4
Diciamo che con un recupero serio questa partita avrebbe dovuto durare 115 minuti almeno – 4
Free Manolo
Un appello, una cortesia: liberate Gabbiadini. Sarebbe il caso di tappezzare di striscioni la città. Perché quello che sta vivendo questo ragazzo privo di sorriso è molto simile a un sequestro e già gli abbiamo fatto abbastanza danno tenendolo da parte. Free Manolo.