L’intervista di Lorenzo al Corriere dello Sport: « Noi siamo sulla strada giusta, ma abbiamo bisogno di crescere. Il 3-1 condiziona il giudizio globale ».
L’intervista al Corriere dello Sport
Un protagonista su un gran bel palcoscenico. Lorenzo Insigne, dopo il gol (bello) al Bernabeu, è tornato al centro delle cronache. Ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport, in cui ha parlato di tutto quello che è successo intorno al match contro il Real Madrid: «Peccato che il vantaggio sia durato poco, una decina di minuti. Ma quando sei in campo non ti rendi conto del tempo che passa e comunque pensi ad altro. E però aggiungo: io non sarei così pessimista. Il 3-1 condiziona il giudizio globale».
È ottimista, Lorenzo. Lo spiegherà anche in altri punti dell’intervista: «Non abbiamo giocato male, siamo stati diversi da quelli che in genere mostriamo di essere. Ma non è stata paura né soggezione. Napoli-Real Madrid diventerà diversa. Vi stupiremo. Ritroveremo noi stessi, quelli che la gente è abituata a vedere. E comunque mi permetto di aggiungere che non mi sembra che poi sia stata una così brutta partita, come dice il 3-1- Il risultato inganna».
Il racconto del gol
Insigne descrive la rete: «È successo tutto così in fretta, la palla sui piedi di Hamsik, io che vado nello spazio, Marek che me la dà coi giri giusti. Ho guardato Keylor Navas, ho visto che stava distante dai pali, m’è sembrato di vederlo fuori posizione o almeno così l’ho battezzato. Ho tirato, dando forza e cercando anche la traiettoria. Diciamo che sono stato anche un po’ fortunato».
La domanda sul miedo escenico, la parola d’ordine in questi giorni: «Penso invece sia stato altro: ad esempio, l’abitudine ad affrontare questo genere di gara. Loro ce l’hanno nel Dna, hanno vinto coppe di ogni tipo, ne hanno vissute a decine o anche a centinaia. Noi siamo sulla strada giusta, ma abbiamo bisogno di crescere. Per farlo, servono gare come queste ed anche delusioni del genere, dalle quali però ci si rialza. Perché il Napoli è vivo e lo vedrete al ritorno».