Il secondo portiere del Sutton United ha addentato un panino (o una torta salata) durante il match contro l’Arsenal. Il siparietto era preparato, e potrebbe valere una multa.
La retorica del calcio che fu
Per giorni, e ieri per tutto il giorno, abbiamo visto e sentito i racconti su Wayne Shaw, il portiere di riserva del Sutton United. 45 anni, ben oltre il quintale di peso, ha passato l’aspirapolvere in panchina prima del match di Fa Cup contro l’Arsenal e ha poi mangiato un panino (o una torta salata) di fronte a tutto il mondo, in panchina, durante lo svolgimento del gioco.
In molti, e per molti, è stata la riscoperta dei valori del “calcio che fu”. La classica retorica nostalgica, che fa presti a diventare deriva nostalgica. Mai come questa volta. Lo spuntino di Shaw, secondo quanto riportato da alcune pagine Facebbok (Delinquenti prestati al mondo del Pallone, tra le prime) e anche da siti autorevoli come FoxSports, era invece una mossa studiata a tavolino. Un’idea preparata, dal punto di vista mediatico e non solo. È infatti venuto fuori che un’agenzia di scommesse britannica quotava 8 a 1 la “merenda” del portiere durante la partita.
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La Football Association, per tutta risposta, sta pensando di comminare una sanzione disciplinare nei confronti di Shaw. Il fatto che questo particolare avvenimento fosse quotato, e che si sia poi verificato nella realtà, dà adito a sospetti di “calcioscommesse”. In questo caso, di “paninoscommesse”. Al di là delle battute, la federcalcio inglese non ama particolarmente questo tipo di comportamenti. E quindi, anche se il portiere del Sutton afferma di non essere a conoscenza della quota betting, è possibile che la multa venga comminata ugualmente.
Per Shaw, si è trattato di «uno scherzo per far divertire gli amici». Non la pensano così in federazione, ma nemmeno nel suo stesso club. Il suo allenatore, infatti, non ha giudicato in maniera positiva il comportamento di Shaw. «Credo che Wayne sia diventato un fenomeno globale. E che abbia ha fatto quel che ha fatto per un po’ di visibilità mediatica. Non mi sorprenderebbe. E non credo che questo ci metta sotto una buona luce». La miglior risposta possibile a una storia che sembrava bella. Ma, evidentemente, lo era solo a prima vista.