Posta Napolista / La rosa del Monaco vale 130 milioni in meno di quella del Napoli. Eppure hanno messo paura al City. Basta coccole alla squadra di Sarri, cresciamo.
Il Monaco gioca con Glik e Raggi
Buongiorno Napolisti, seguo sempre con molto interesse le vostre rubriche, mi piace molto la pluralità di voci rappresentate sulla vostra testata, tutte equamente distanti dal pettegolezzo e dalla volgarità.
Da ieri sera mi gira in testa un pensiero, ed ho pensato di condividerlo con voi. Mentre vedevo Manchester City – Monaco, ripensavo alla sfuriata di De Laurentiis. Osserviamo la squadra del Monaco che ieri si è presentata all’Ethiad. Giocatori nel giro delle loro nazionali, alcune vecchie conoscenze di squadre di metà classifica della Serie A (Raggi, Glik), una nidiata di giovani (21-22-23 anni) di belle speranze, un campione che sta vivendo la fase calante della sua carriera, Falcao, un giovanissimo esordiente da titolare in Champions League.
Il Monaco vale 197 milioni di euro, il Napoli 324
La squadra è attualmente prima in Ligue 1, campionato tutto sommato paragonabile alla nostra Serie A come livello, con un invidiabile score di 76 goal fatti. Ha vinto il suo girone di Champions League davanti a Bayer Leverkusen, Tottenham e Cska Mosca. Il sito Transfermarkt stima la rosa del Monaco avente un valore di circa 197 milioni di euro.
Ricordiamo adesso gli 11 scesi in campo per il Napoli al Bernabeu.
Reina. Albiol, Koulibaly, Ghoulam e Hysaj. Zielinski, Diawara e Hamsik. Callejon, Mertens e Lorenzo Insigne. Se meramente calcoliamo la somma dei valori attribuiti a questi calciatori su Transfermarkt arriviamo a 209,5 milioni di euro. Il che significa più dell’intera rosa del Monaco. Per inciso, la rosa del Napoli è stimata avere un valore di 324 milioni di euro.
Certo il Real è più forte del Manchester City
Certo, i numeri di Transfermarkt lasciano il tempo che trovano, ma mi servivano come base numerica per un ragionamento.
Stante la differenza nel valore dell’avversario (il Real Madrid è campione d’Europa, Ronaldo pallone d’oro etc., ma il Manchester City l’anno scorso è arrivato in semifinale, battuto 1-0 nel doppio confronto proprio con il Real, e possiede calciatori di tutto rispetto che non sfigurerebbero di certo nei blancos), come è stato possibile vedere un approccio così radicalmente differente tra il Monaco e il Napoli?
Mettere le mani avanti
A me sembra che si sia voluto ripetutamente sottolineare, prima del match del Bernabeu, la distanza abissale tra le due compagini, una sorta di giustificazione preventiva a qualsiasi tipo di risultato. La “cazzimma” di cui parla De Laurentiis è, secondo me, quella vista ieri nel Monaco. Sapere di non essere allo stesso livello dell’avversario, e compensare questa mancanza con un’astuzia, una determinazione, una cattiveria che, mi dispiace dirlo, non abbiamo visto a Madrid. Certo, Sarri aveva detto che bisognava avere la faccia tosta di provarci con gli strumenti sempre utilizzati dal Napoli, ma proprio in Sarri (ahimè) individuo la carenza principale del discorso.
Il Napoli di Mazzarri e Benitez in Champions
Credo che nessuno si sarebbe mai sognato di criticare un Napoli sconfitto a Madrid, ma questo non deve essere una giustificazione. Il Napoli di Mazzarri e Cavani, ma anche lo sfortunato Napoli di Benitez giocavano con una cattiveria e una determinazione (in poche parole, con una cazzimma) in Champions League che ricordo come mi sembrassero una squadra diversa da quella che vedevo in campionato.
La partita di Manchester, col gol di Cavani in contropiede dopo una sofferenza infinita, i gol di Lavezzi al Chelsea passato in vantaggio a Napoli. Cazzimma. La partita in casa col Dortmund, cui ebbi la fortuna di assistere allo stadio, fu emblematica di come una squadra meno completa di quella attuale fu in grado di mettere seriamente in difficoltà i vice-campioni dell’anno precedente. Cazzimma.
Purtroppo, come spesso accade, non si parla delle cose ma di come vengono dette. Retaggi culturali, abitudine al chiacchiericcio.
De Laurentiis aveva ragione.
Cazzimma ci voleva, non mirabolanti descrizioni della superiorità dell’avversario. Poi magari avremmo perso 5 a 3, ma almeno non ne saremmo usciti con l’amaro in bocca.
Basta coccole, evitiamo il “rammollitismo”
Basta coccolarsi la creatura, bisogna stimolarla a fare meglio, o cresceremo nel “rammollitismo” mentale. Guardo ogni partita del Napoli con gusto, Sarri mi diverte come mai ho visto a Napoli. Quando vedo le ripartenze dalla difesa, in verticale, dove si arriva fino alla porta avversaria come la playstation mi viene una risata isterica di gioia mista ad incredulità, ma non è questo che si voleva a Madrid. Non possiamo accontentarci di perdere a Madrid perché sono i più forti, hanno il Pallone d’Oro, etc.. queste cose le sappiamo già. Proviamo a dimostrarci al loro livello, usciamo perdendo di goleada, magari, ma affrontiamoli in maniera cazzimmosa.
Il 7 marzo sarò al San Paolo. Non pretendo di vedere una squadra che distrugga il Real, e nemmeno una squadra in grado di sovvertire il risultato dell’andata. Sono ben consapevole della dimensione del Napoli oggi, ma vorrei tanto vedere una squadra cazzimmosa, che almeno il passaggio del turno glielo faccia sudare, fino ai rigori se necessario, ma non quella squadra molle impietrita dal Bernabeu.
Saluti Napolisti, in bocca al lupo a tutti.
Sarò felice se vorrete pubblicare la mia lettera di riflessione.
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