L’ex juventino e il centravanti del 1987 parlano del match di mercoledì. Per il Buitre, «servirà il miglior Real Madrid».
Pensieri sparsi
Real Madrid-Napoli, tre giorni all’alba. Mercoledì sera, ci viene da dire finalmente, ecco la sfida più attesa dell’ultimo trentennio azzurro. Ottavo di Champions, al Bernabeu, contro i campioni del mondo in carica. Come segnalato in diversi pezzi, gli ultimi quelli di Luca Rumolo, i tifosi del Madrid non contemplano nemmeno l’idea di un’eliminazione. I pensieri dei tesserati del Real, invece, sono diversi. Più equilibrati, diciamo pure tendenti al paraculo. Un paraculismo professionista, almeno. In questa domenica mattina, le parole registrate sono quelle di Alvaro Morata ed Emilio Butragueño.
Il primo, ex juventino, ha parlato al Corriere dello Sport. «Il Napoli? Non vediamo l’ora di giocarci contro. Il mio passato bianconero, inoltre, fa sì che per me sarebbe davvero bellissimo batterli. È una squadra che ha diversi punti di forza, gioca bene palla al piede e poi ci sono Hamsik, Insigne, Callejon: tre calciatori molto pericolosi. Quest’anno non sembrano in lotta per lo scudetto, potrebbero fare un pensierino all’Europa e questo potrebbe dargli ancora più forza. Sarri? Già quando allenava l’Empoli mi aveva stupito. È difficile veder giocare male il Napoli. Maradona? Mi è simpatico, poi ha ragione quando dice che io dovrei giocare di più. I giovani, in generale, dovrebbero giocare di più».
Parole Real
Emilio Butragueño, a Napoli, ce lo ricordiamo bene. Il gol dell’1-1 che spense il San Paolo nel 1987 lo segnò lui. Un avvoltoio. Del resto, Buitre, il suo soprannome, significa proprio avvoltoio. Ha parlato della partita contro i ragazzi di Sari, Emilio. Che oggi è ancora nel club merengue, come direttore delle relazioni istituzionali. «Per noi sarà una partita vitale. Servirà il supporto del nostro pubblico, servirà la miglior formazione possibile. Il modulo con cui ci schiereremo? Deciderà l’allenatore, mercoledì vedremo». Insomma, la sicumera non è parte di queste dichiarazioni. Almeno in pubblico, il mondo Real non si sente protetto da armature invulnerabili. Appuntamento a mercoledì, per verificare in campo quanto spazio di manovra c’è per il Napoli.