Il Bari ha interrotto la lunga imbattibilità interna ma il Benevento ha dimostrato di poter lottare per la serie A fino alla fine del campionato.
Fine della lunga imbattibilità interna
Il sogno continua, nonostante la sconfitta interna ad opera del Bari. Dalla serata che segna la fine della lunga imbattibilità interna il Benevento, matricola terribile di questo campionato di Serie B, esce paradossalmente rafforzato perché nel corso dei novanta minuti ha confermato, ove mai ce ne fosse stato bisogno, di avere quella forza mentale che serve per essere protagonista sino alla fine in un campionato decisamente difficile come quello cadetto.
La solidità mentale
La formazione allenata da Marco Baroni, dopo essere andata in vantaggio, ha infatti subito tre gol in poco più di un quarto d’ora, anche in conseguenza dell’assenza di capitan Fabio Lucioni, che come era prevedibile è pesata tantissimo sull’efficacia dei meccanismi difensivi. Altre squadre avrebbero decisamente accusato il colpo sul piano psicologico. Proprio in quel momento, invece, è venuta fuori la solidità mentale dei giallorossi che, sospinti da un pubblico delle grandi occasioni, sono riusciti ad accorciare le distanze prima del riposo e, poi, a pareggiare dopo pochi minuti dall’inizio della ripresa. Altre formazioni si sarebbero accontentate del risultato e dello scampato pericolo, il Benevento ha, invece, continuato ad attaccare mettendo alle corde una formazione, il Bari, che nel mercato di gennaio ha investito tantissimo e che, da quando sulla panchina è arrivato Stefano Colantuono, ha decisamente cambiato marcia.
Bari squadra di esperienza e di talento
Un eccesso di generosità, quello della squadra del patron Oreste Vigorito, che al cospetto di una squadra ricca di giocatori d’esperienza e talento, inevitabilmente si rischia di pagare. E infatti i galletti, quando sembravano ormai sul punto di crollare, sono andati nuovamente in vantaggio con lo scatenato Galano.
Nonostante ciò e nonostante una panchina decisamente corta a causa dei tanti infortunati (al punto che mister Baroni ha dovuto far entrare l’esterno d’attacco Melara e piazzarlo in linea con i difensori), il Benevento ha provato nuovamente a riagguantare il risultato colpendo persino una traversa, grazie ad un bel tiro dal limite di Falco e si è rassegnato alla sconfitta solo nei minuti di recupero, quando ormai ogni energia fisica e mentale era stata bruciata.
Una classifica inimmaginabile pochi mesi fa
Per questo motivo al fischio finale, a dispetto del risultato, i dodicimila spettatori accorsi allo stadio Ciro Vigorito da ogni angolo della provincia hanno tributato un lungo applauso alla squadra. Hanno infatti avuto la conferma, al pari dei vari commentatori presenti in tribuna, che la matricola terribile del campionato, se recupera in fretta gli infortunati, può lottare sino alla fine per un traguardo che solo pochi mesi fa sembrava un miraggio.
Insomma, a Benevento il sogno continua, nonostante la bruciante sconfitta interna ad opera del Bari. Verona, Frosinone e Spal sono avvertite.