Le statistiche dedicate dicono che il successo degli azzurri in casa della Roma è giusto, anche se i limiti strutturali della squadra di Sarri non sono spariti.
La gara
A Roma il Napoli vince, battendo i giallorossi 1-2, nella giornata 27 di Serie A. In classifica gli azzurri accorciano la differenza di punteggio, con 2 lunghezze di distacco e lo scontro diretto sfavorevole (al San Paolo finì 1-3). La vittoria, oltre i discorsi di classifica, costituisce un toccasana per squadra, società ed ambiente.
Il Napoli impone la sua idea di calcio. La Roma, invece, cambia atteggiamento ed è travolta; la scelta di una difesa a 4, con 4 centrali, si rivela controproducente. Perotti ed El Shaarawy poi non convincono. Notoriamente, il Napoli soffre contro le squadre chiuse, fisiche e ciniche nel sfruttare le transizioni offensive. E’ dalle fasce, infatti, che nascono i gol subiti dagli azzurri. Se l’obiettivo di Spalletti era quello di avere un giallorosso su ogni azzurro, andando in partità sugli esterni e a centrocampo, si può sostenere che abbia fallito.
Sarri, d’altro canto, ha imbastito un efficace torello – scegliendo due palleggiatori come Hamsik e Rog a centrocampo e affidando la regia a Jorginho – che ha frustrato i giallorossi. Squadra corta, fuorigioco sistematico con la difesa alta, pressing alto e una freschezza fisica ritrovata hanno coltivato la vittoria. Nel finale di partita, Spalletti si ravvede ma ormai è tardi – o meglio Reina decide che lo sia con ottimi interventi – inserendo Salah e Bruno Peres, con Perotti più largo sulla sinitra. Arriva un gol ma non basta, se non per calcoli di classifica.
Mappa dei tiri di Roma-Napoli
Gli expected goals del Napoli
Le reti di Mertens (25′ e 50′) corrispondono alle conclusioni qualitativamente migliori per il Napoli, con valori xg di 0,5 e 0,7. Per qualità si intende quella statistica, secondo cui ogni tiro ha una sua probabilità storica di convertirsi in gol in ragione di tipologia, azione, stato di gioco e numero di difendenti. Ancora Mertens (12′) e dunque Rog (83′) hanno le migliori occasioni, con 0,2 xg.
In totale gli azzurri provano il tiro 13 volte, ma 5 sono bloccati. Degli altri 8, metà sono indirizzati nello specchio, metà fuori. La squadra razionalizza i tentativi, provandoci nel 54% dei casi in area di rigore. Il tasso di conversione è di 0,15, gli expected goals 1,8 e la shot quality è 0,14.
Gli expected goals della Roma
La Roma tira maggioramente, ma delle 22 conclusioni solo 4 sono indirizzate nello specchio della porta. Il palo di Salah all’84’ è l’occasione statisticamente più pericolosa, con un xg di 0,4. Nel complesso sono 1,4 gli expected goals dei giallorossi, il tasso di conversione è 0,04 e la shot quality 0,06. Dal punto di vista delle metriche, allora, il Napoli ha fatto meglio.
Trend
Se all’andata i giallorossi meritarono la vittoria, anche dal punto di vista dei numeri, ora la statistica dà ragione al Napoli. Seppur vittoriosi, gli azzurri evidenziano ancora la presenza di limiti difensivi strutturali, che avrebbero potuto condurre ad altri punti persi in classifica. Difatti, nella nostra classifica alternativa, fondata sul merito, lo scarto si attesta ancora sul -10. In termini di performance, quella offensiva arriva a + 13 rispetto 47, 5 xg e 60 gol fatti, quella difensiva a – 7, secondo 21,15 xg concessi e 28 reti reali (non si considerano i rigori).