La rubrica della 28esima giornata di Serie A: l’Inter piazza anche Banega. Partita perfetta di Felipe Anderson. E derby da ricordare per Muriel
I top e flop della 28esima giornata di campionato
Top
Icardi (Inter): dieci minuti mostruosi per intensità concentrazione e concretezza, con 3 goal realizzati. Che dire del rigore trasformato con il cucchiaio? Gesto sfrontato che richiede freddezza e padronanza.
Banega (Inter): 3 goal 2 assist e la punizione da cui scaturisce il primo goal nero azzurro. La preziosa vittoria dell’Inter contro la rivale Atalanta è passata per i piedi dell’ex centrocampista del Siviglia.
Insigne (Napoli): con una doppietta festeggia, nel migliore dei modi, le 200 partite con la maglia azzurra. Il secondo goal è un capolavoro che, da solo, vale il prezzo del biglietto: un perfetto stop e tiro al volo.
Inglese (Chievo): al volo, di destro. Un bel goal da attaccante di razza. All’ottima prestazione aggiungiamo un assist di testa e la partecipazione all’azione del 4-0 per la squadra clivense.
Muriel (Sampdoria): aveva promesso al popolo sampdoriano di risolvere il derby ed è stato di parola. In una partita bloccata, destinata al classico pareggio per 0-0 trova il varco giusto e da attaccante spietato non perdona.
Anderson (Lazio): partita perfetta, recupera palloni anche in difesa, evento più unico che raro, rifinisce e realizza. Fantastico il colpo di tacco per Immobile nel primo tempo. Chiude la partita con il 3 goal
Flop
Simeone (Genoa): compresso tra Silvestre e Skriniar, fatica a trovare gli spazi giusti. Nelle rare occasioni che ci riesce, è sempre in fuorigioco, innervosito dalla tattica difensiva blucerchiata è l’uomo in meno del Grifone.
Aquilani (Sassuolo): stranamente impreciso nei passaggi, pur avendo piedi educati. Regala 2 palloni agli avversari, sul primo spreca clamorosamente Verdi. Sul secondo, un campanile a centrocampo, il Bologna passa in vantaggio.
Costa (Empoli): il bello addormentato nel Bosco. Dorme alla grande su due dei quattro goal della squadra clivense. Insicuro nella fase difensiva, con grandi limiti nella fase offensiva.
Spinazzola (Atalanta): davanti agli occhi di Ventura viene disintegrato da Candreva dal quale riceve una lezione di calcio. Rimane troppo alto e condanna Zukanovic ad inseguimenti maldestri ed improbabili.
Pavoletti (Napoli): ha evidenti difficoltà ad inserirsi negli schemi di Sarri, sbaglia troppi palloni e viene giustamente sostituito. Praticamente un raro caso di giocatore che si annulla da solo
Giuseppe Parente ilnapolista © riproduzione riservata