I voti della strana coppia: l’irruenza di Rog, la petizione di firme per fermare Callejon, la dab di Insigne. Pavoletti di legno. Peggiore: Chiriches
REINA – Si veste di nero ma l’effetto lutto stavolta non è funestato da palle che finiscono alle sue spalle. Una parata su Falcinelli e la seconda domenica di Quaresima è archiviata con zero danni – 6
Partita da vacanziere della domenica, perfettamente abbinato, nonostante il black look, alla splendida giornata primaverile – 6
Chiriches il peggiore della difesa
HYSAJ – Tatticamente corretto e senza sbavature, s’iilumina un paio di volte in fase offensiva. Il cross, però, non è la specialità della casa: ormai si è capito – 6
Però dobbiamo anche ammettere che è in ripresa rispetto alle ultime partite – 6,5
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CHIRICHES – Una premessa di fondo, a carattere generale: se turnover deve essere, meglio il rumeno che il pacco serbo rifilato dall’editore furbastro di Torino, cara Ilaria. Detto questo, l’ardito rumeno replica e amplifica i difetti letali di Albiol in fase di uscita e regala quattro, diconsi quattro, palle grondanti sangue al Real Crotone, di cui una quasi a segno con Trotta. Senza dimenticare che fa saltare la linea quando Falcinelli va via. La sufficienza non c’è – 5
Il più amorfo della difesa, sicuramente il più lento e quello che commette più errori, sono d’accordo, ma è suo l’assist per Mertens per quello che avrebbe potuto essere il 4-0. Comunque non è stato, ma almeno mezzo voto in più glielo darei – 5,5
Il cross di Koulibaly
KOULIBALY – Almeno lui, oggi, non riserva cappellate di cui pentirsi. E già è una cosa. Da segnalare però che l’unico cross degno di questo nome, per la testa di Pavoletti, è il suo – 6
Non particolarmente impegnato ma imposta bene in difesa e tocca una serie infinita di palle, compresa quella che citi tu – 6
STRINIC – Le sue discese sono linde e pinte, formano una traiettoria pulita che si potrebbe definire anche elegante. S’immola con successo, di testa, su un insidioso calcio d’angolo del Real Crotone, che però non ha Sergio Ramos – 6,5
Propositivo e attento. Poco preciso nei cross, ma velocissimo – 7
L’acerba irruenza di Rog
ROG – L’avvio è fulminante e il giovane Rog scrive un manuale intitolato: “Mille modi per riconquistare palla”. Indi, come già capitato, la sua acerba irruenza prevale su tutto il resto e si becca un giallo. Quando Mariani lo grazia, Sarri s’adegua e lo sostituisce – 5,5
L’irruenza, caratteristica prima di Rog, è la sua bellezza e pure il suo limite – 6
ZIELINSKI dal 10’ del secondo tempo. Entra in una fase delicata, diciamo così, e garantisce soprattutto un po’ di tranquillità là in mezzo – 6
Entra e velocizza, diciamo così – 6,5
La diawarizzazione di Jorginho
JORGINHO – Nel primo tempo il Napoli ha un possesso palla dell’81 per cento, nel secondo del 78. Percentuali mostruose che ruotano attorno a un Jorginho riposato e in grande spolvero. Ha ritrovato smalto e dinamismo. Si potrebbe dire che si è “diawarizzato”, Ilaria. Si gioca in una sola metà campo e lui scardina il muro avversario anche con lanci magnifici. Uno è per Insigne, per il tre a zero. L’altro per Mertens al 39’ del secondo tempo e poteva essere il quarto gol – 7
Ha fatto una signora partita, Fabrizio. In particolare il bellissimo lancio per Hamsik da cui poi scaturisce il rigore – 7,5
L’Hamsik pitagorico
HAMSIK – La metempsicosi. Mi spiego: a livello inconscio, da ignaro slovacco, percepisce il flusso storico dell’antica Crotone, laddove Pitagora fondò la famosa scuola e studiò la trasmigrazione dello spirito, la metempsicosi, appunto. Così diventa Marek Pitagorico, matematico che allestisce corridoi tendenti all’infinito e triangoli perfetti. Sull’uno a zero, gli arriva l’ennesimo dono del benefattore Sampirisi ed è di nuovo rigore – 7
Sorride quando viene sgambettato. Se ci fosse o meno il rigore non è affar mio, ma quando sorride sembra più uomo – 7
Il turnover non tocca Callejon
CALLEJON – Due occasioni nel giro di un minuto, nel primo tempo. Un’altra ancora, nitidissima, sul finire dei primi 45’, con un taglio a destra. Il turnover non riguarda mai lui: per farlo riposare bisognerà organizzare una raccolta di firme con appositi banchetti. Alla fine stava segnando con una carambola di spalla – 6,5
Bellissimo il controllo di palla al 23’ del secondo tempo, come pure il tacco per Hamsik al 44’ sempre della ripresa. Una menzione di merito perché non si ferma mai – 7
Il burattino di legno
PAVOLETTI – La Quaresima è un deserto di penitenza e lui si ritira in un immobilismo dolente, per l’ora scarsa che Sarri gli concede. Tranne il lampo del cross Koulibaly e un assist per Callejon, dopo un pregevole stop di petto, Pavoletti è un monaco solitario in cerca della luce. Prima o poi arriverà. Nel frattempo fa il palo. Sempre della luce – 5
Tutto sommato non gioca una brutta partita, ma sembra costruito in legno massiccio. Clamoroso il gol che si mangia. Si può liquidare dicendo che è in questo Napoli che non c’entra tanto, per colpa e grazie all’infortunio di Milik, che ci ha insegnato a giocare in un modo troppo bello per essere nato come una risposta all’emergenza – 5,5
Entra Mertens e in campo siamo 15
MERTENS dal 17’ del secondo tempo – L’ingresso al posto di Pavoletti ha lo stesso impatto dell’avvento del televisore a colori al posto di quello in bianco in nero. Una rivoluzione, che porta al tre a zero – 7
I due non sono neppure lontanamente paragonabili. Diciamo che abbiamo giocato un buon primo tempo in 9, poi siamo diventati 15 quando lo scugnizzello belga è entrato in campo – 7
Lorenza pitta una dab e fa 200
INSIGNE – Per lui è sicuramente il momento migliore della stagione. Hamsik fa Pitagora e lui alterna matematica e pittura. Sì, Lorenzo pitta eccome se pitta. E va in doppia cifra. Complimenti – 8
Un partitone di quelli che si fanno quando ci si incazza per una partita persa, proprio come detto da Sarri in conferenza stampa. Si propone moltissimo in avanti, è indiavolato. Sua la trasformazione del rigore e pure il gol su magia di Jorginho. 200 gol e pure la dab per esultare. Promosso – 8
GIACCHERINI dal 27’ del secondo tempo – senza voto
Gioca sempre troppo poco per valutarlo – sv
Il thriller psicologico di Sarri
SARRI – Il turnover sarrita è un fenomeno ancora da esplorare. Nel senso che è un turnover a cicli, giocatori che scompaiono (Maksimovic e Tonelli), giocatori che riappaiono (Chiriches e Giaccherini a sinistra), giocatori titolari all’improvviso (Rog). È un bel thriller psicologico d’impossibile soluzione – 6
Era il Crotone, è vero, ma giocava tutto nascosto in difesa e abbiamo vinto non certo di misura. 80% di possesso palla, rigore o non rigore, espulsione o meno. Bravo a sostituire l’impetuoso Rog per evitare di restare in dieci – 7
ARBITRO MARIANI – Due rigori e un mancato cartellino rosso a Rog. Troppa grazia, soprattutto dopo lo sfogo sarrita sulla Rubentus – 7
Irrilevante ai fini del risultato. Non ci impegoliamo, che il clima, a Napoli, è già complesso… – 6