“C’è un azzurro soltanto”, gli auguri al Napolista in versi.
Caro Napolista, ho fatto il video, due video, un video e mezzo, ma io ti volevo portare le paste, i dolci, ti volevo portare un dolce milanese, un dolce veneziano, uno dei cornetti che ho intestato ai calciatori in questi tre anni e più, ti volevo portare del cioccolato, che ne ce fotte, un sacco di cioccolato.
Caro Napolista, ho fatto il video e volevo mandarti dei fiori, ma non mi piace l’Interflora perché il biglietto non viene con la tua calligrafia, cioè con la mia.
C’è un azzurro soltanto
Caro Napolista, volevo scriverti una poesia, questa:
C’è un azzurro soltanto
seppur sfumato in mille sottotoni
più scuri o più chiari;
ma è un azzurro soltanto
mai minore mai uguale
cambia a ogni segnatura
per ogni domenica o lunedì mattina.
Cambia ogni vota che segniamo,
per ogni parola che scegliamo,
cambia se salgo da Ponte di Tappia ai Quartieri
e salto il primo cortile
e poi il secondo
e vi abbraccio
tra la porta e le scale.