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Nicchi: «Non c’è serenità per far parlare gli arbitri, gli allenatori dovrebbe calmarsi»

Il presidente degli arbitri a Radio Anch’io: «Ogni mezza frase sarebbe distorta. Con le continue proteste si alimenta la violenza».

Gli ultimi schiavi della gleba

È presto per concedere agli arbitri il diritto di parola. Gli ultimi schiavi della gleba della società italiana hanno perduto il tram per liberarsi dalla propria condizione di asservimento. Lo ha confermato questa mattina alla trasmissione Rai Radio Anch’io Marcello Nicchi il presidente dell’Aia (associazione italiana arbitri).

«Pochi, fisiologici errori»

Nicchi ha detto: «Avevamo chiesto serenità nel giudicare, nel dire, nello scrivere, nel diffondere e purtroppo non è accaduto. È stato fatto un grande passo indietro in queste settimane. Ciascuno ha pensato ai propri interessi e non al bene del calcio e alla tranquillità degli arbitri, alla violenza che si può alimentare con affermazioni sbagliate».

E ancora: «Dietro a fisiologici e pochi errori, qualche società (il riferimento è al Napoli? ndr) ne ha approfittato per giustificare i mancati obiettivi raggiunti, così come qualche allenatore ha pensato di più al rinnovo di contratto e qualche editore ne ha approfittato per vendere qualche copia in più. Tutti hanno dimenticato che abbiamo solo fatto del male all’immagine del nostro calcio.  Ci sono state partite bellissime, intense, ricondotte a un solo episodio, a un semplice  fallo laterale, a un rigore. Tutte cose che ci saranno anche con la Var (la moviola in campo, ndr). Forse con la Var daranno la colpa ai registi».

«Ogni mezza frase sarebbe distorta»

Per Nicchi è impossibile concedere la parola ai direttori di gara: «Ogni parola verrebbe distorta, ogni mezza frase estrapolata dal contesto e ricondotta a qualcos’altro che non è la verità. Gli allenatori – aggunge – dovrebbero parlare di meno, se cioà avvenisse allora un giorno si potrebbe arrivare a far parlare allenatore e arbitro insieme.

«Troppe proteste»

Certo che abbiamo commesso degli errori, come li commettono i calciatori e gli allenatori. Abbiamo però la sensazione che il calcio non sia così compatto come dovrebbe essere. Troppe proteste. Ieri ci sono state meno proteste e infatti gli arbitraggi sono stati migliori.

«Gli arbitri sono comunque tranquilli – ha aggiunto – anche quando sono attaccati senza motivo. In campo bisogna smettere di circondare gli arbitri. Non è bastato avvertire che si viene ammoniti. Proporrò l’ammonizione anche per il capitano perché il capitano si deve riappropriare del suo ruolo e della sua squadra.

Nicchi ha poi smentito che gli arbitri verranno pagati dalle Leghe (e non dalla Figc): «A me risulta il contrario. Detto questo, per noi cambia niente se il rimborso lo paghi la Lega o la Figc, non fa differenza”

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