Il tradizionale commento al campionato: «Si può andare in vacanza, la lotta per il terzo posto in Serie B ci terrà col fiato sospeso fino a maggio».
FALLI DA DIETRO – COMMENTO ALLA 31A GIORNATA
Sfida tra titani
E’ lui l’eroe.
Diego Falcinelli venticinquenne etrusco di Marsciano.
Da tempo nella prestigiosa Top Ten dei migliori tagli di capelli della serie A.
Doppietta del Re della Brillantina, e il cielo è sempre più blu.
Ricordiamolo, quel grande crotonese.
Doppietta dal sapore speciale.
Per lui che fu scartato dalle giovanili nerazzurre nel 2007.
Doppietta che riapre tutto.
Cosa? Ma la lotta per il terzo posto in B, signori!
Roba da adrenalina pura, per un campionato più soporifero di una serata al Teatro Mercadante (quando era aperto).
Chi soccomberà in questa sfida di titani?
L’Empoli di Martusciello e Maccarone o il Crotone di Davide Nicola e Ceccherini?
È una sfida che ci terrà tutti col fiato sospeso fino a maggio.
Milano (e Trump)
I suning-inda si confermano squadra da sonori sculaccioni.
La figuraccia dello Scida entra nella storia tanto da far rimpiangere a molti tifosi persino la sciagura Strama.
Divertono molto le sconnesse evoluzioni letterarie dei trinariciuti e infallibili scienziati del calcio che ora si affrettano a correggere i precipitosi peana di appena qualche settimana fa.
Inter terza forza.
Inter da Champions.
Inter unica rivale degli ergastolani.
La verità è che dopo quello sfavillante (e sospetto) 7-1 sulla Dea, i mollicci ragazzotti di John Malkovic-Pioli, hanno segnato un gol e ne hanno beccati sette.
Raggiunti e superati dai rivali dell’altra sponda del Naviglio.
A San Siro si celebra la sedicesima “ultima volta da Presidente” del Patonza, in attesa di un closing infinito.
Torna Suso.
Che contro i gallinacci rosanero sembra Obelix quando si lamenta per non divertirsi a menare i soldati romani troppo remissivi.
Al Sant’Elia, mentre il Gallo segna ancora di testa, è storico il gol di Han che diventa il primo calciatore nordcoreano a segnare in Serie A.
Si spera che Trump non sappia.
All’Olimpico
Sfida mozzafiato all’Olimpico.
In palio nientedimeno che il terzo posto in Champions.
Anche qui tutto il mondo col fiato sospeso.
Tutto si ferma.
Stop immagine a “Ballando con le stelle” mentre una maldestra Giuliana De Sio tenta un’improbabile spaccata.
Stop immagine del Bomba che sputacchia: “Basta coltellate fra noi!” mentre alza il pugno armato di temperino appena il malcapitato Orlando gli volta la schiena.
Gli Aquilotti di Ponte Milvio privi di Biglia, si sa, somigliano molto al cappone circondato di patate novelle sulle tavolate pasquali.
Ed è sempre più circo.
E meno male
In assenza di argomenti concreti, benvenuti alla polemica di Acciughina.
Vivere per qualcosa.
Essere e avere.
Ragione e sentimento.
Provo a ribaltare.
Che vincano sempre è ovvio: sono i più forti.
Personalmente mi chiedo, però, come una squadra di fuoriclasse del calibro della Joya e del Manzotin, del Piccolo Principe e di Khedira, di Cuadrado e del Pomata, possa giocare un calcio tra i più noiosi e modesti d’Europa.
È la serata dei meravigliosi, sfavillanti elfi del mago Prospero-Sor Tuta.
E meno male, sennò sai che sbadigli!
È la serata del Pibe di Fratta.
Ed è bello l’auspicio del mister che vede nel ragazzo la futura bandiera del Napoli. “Perchè il calcio è fatto anche di tanto sentimento”.
Sepulveda
La settimana pasquale sarà anche la settimana-verità per gli ergastolani. Il Barca arriva allo Stadium dopo la scoppola di Malaga.
Non è più quello di una volta, non sarà mai più quello della remuntada contro il Saint Germain.
Si può andare in vacanza.
Circa metà delle squadre di A non hanno nulla per cui lottare.
Si può andare in vacanza.
In compagnia di un bel libro.
“Vivere per qualcosa” di Luis Sepulveda ha tutta l’aria di esserlo.
Si parla di Allende e del fine naturale dell’uomo, che è quello di essere felice.