Il perché di queste modifiche al regolamento: «I ragazzi di oggi non hanno capacità di concentrazione per 90′. Loro vengono dal mondo dei videogames, è una cultura diversa».
Modifiche regolamentari
Una domanda sulla moviola in campo è l’occasione che stuzzica De Laurentiis per parlare dei cambiamenti nel mondo del calcio. Anche, se non soprattutto, dal punto di vista regolamentare: «Sono sempre stato favorevole alla tecnologia in campo. Io sono sempre per le innovazioni, spero che si possa modificare il tempo di gioco e il meccanismo delle sostituzioni. Quattro tempi con intervalli da due minuti e mezzo e cambi liberi. Questo aiuterebbe tutti i calciatori di sentirsi parte del progetto. Inoltre, sarebbe un aiuto per gli allenatori che fanno già fatica a immaginarsi la partita per gestire il gruppo. Inoltre, avere più break durante la partita permetterebbe ai tecnici di dare più indicazioni ai giocatori».
Le motivazioni di queste proposte: «I ragazzini di sei, sette, otto anni non hanno capacità di concentrazione per 90′. Loro vengono dal mondo dei videogames, è una cultura diversa. Le nostre generazioni leggevano, c’era un diverso tipo di approccio. Proprio dal punto di vista del timing. Oggi le cose sono cambiate, quando tu hai al vertice qualcuno che ha più di 70 anni, vuol dire che non sei al passo con i tempi. Bisognerebbe far saltare il sistema con una bomba, che ovviamente non faccia male a nessuno, e ricominciare daccapo».