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Cosa manca al Napoli per vincere? Gli aiutini del Palazzo

Il Napoli sul campo è la squadra più forte, non solo la più bella. Ma in Italia senza peso politico non si vince. Perciò non abbiamo avuto 14 rigori o le spintarelle nei momenti decisivi

Cosa manca al Napoli per vincere? Gli aiutini del Palazzo

Fa bene Sarri ad arrabbiarsi

Fa bene Sarri ad arrabbiarsi quando gli chiedono “cosa manca al Napoli per vincere”. La domanda non ha senso, perché sul campo la squadra e il tecnico non possono proprio fare di più. In un campionato dove la classifica è credibile come una banconota da 300 euro, ci si dovrebbe chiedere invece perché la formazione che ha la migliore differenza-reti, il miglior attacco, la terza miglior difesa, quattro giocatori in doppia cifra e il maggior numero di occasioni da rete create non sia neppure seconda in classifica.

Lance Armstrong

Il Rionale ha già più volte paragonato questo ciclo del calcio italiano al dominio di Lance Armstrong al Tour de France (qui  e qui) e non intende tornare sul tema. Ma se davvero qualcuno vuole sapere “cosa manca”, allora deve avere il coraggio di rivolgere la domanda al presidente. E non per dare fiato ai papponisti in servizio permanente effettivo, né ai professionisti del “devi vincere”.

I 14 rigori o giu aiuti nei momenti decisivi

Quello che serve, purtroppo, è un reale peso specifico all’interno del Palazzo che consenta almeno di correre ad armi pari contro avversari che ottengono 14 calci di rigore in stagione oppure ricevono aiuti scientifici nelle gare decisive, fosse un penalty al 97esimo, una espulsione appena si va in svantaggio oppure una spintarella in semifinale di Coppa Italia. Quello che serve è la capacità di reggere la tempesta comunicativa che si scatena sistematicamente a nostro sfavore quando si è meritatamente in testa alla classifica o quando si viene penalizzati in maniera clamorosa dalle decisioni arbitrali e si viene etichettati come piagnoni per coprire le magagne.

Non illudiamoci per la Var

Lo step che il Napoli non ha ancora completato è questo. E dispiace, perché sul campo questa squadra è la più forte, non solo la più bella, e sui conti questo club può solo impartire lezioni, non riceverle. Nel calcio italiano, senza il palazzo non si vince. E non mi farei troppe illusioni sulla Var. Ai troll juventini che, ne sono certo, commenteranno queste righe, rispondono sin da ora che fanno benissimo a festeggiare. Anche Armstrong non era mai risultato positivo a un controllo antidoping.

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