Il giapponese, dopo l’errore nel posticipo, vittima di insulti sui social. Lui non ci sta e sbotta «O sei un Dio o un criminale», ma gli attacchi proseguono.
Il posticipo Inter-Napoli di domenica è stato deciso da un gol Callejon, ma il tiro di controbalzo dello spagnolo è scaturito da una svirgolata di Nagatomo. Errore che ha portato il calciatore giapponese a subire numerosi insulti su social da parte dei tifosi. La risposta del calciatore giapponese, arrivata su Twitter, è figlia dei nostri tempi. E rimanda a quell’immagine di tribunale monodirezionale che anima i social network, soprattutto quando si parla di calcio. Sotto è il tweet del terzino nerazzurro, in lingua nipponica. La traduzione è pressapoco questa: «In Italia se fai bene vieni elogiato come un Dio, sei fai male vieni offeso e criticato come un criminale. Non c’è morale, non c’è rispetto. Posso essere orgoglioso però di lavorare in un ambiente duro, dove arrivano solo in pochi. Sono qui da sette anni e questa è una grande ricchezza che permette di guardare al futuro».
イタリアでは、良ければ神様かのように賞賛され、悪ければ犯罪者かのように批判、罵倒される。
そこに人としてのモラル、リスペクトはない。
限られた人しか経験できないこの厳しい環境で、仕事ができることに誇りを感じる。
ここにきて7年。
全てが自分の大きな財産となって未来へ繋がる。— Yuto Nagatomo | 長友佑都 (@YutoNagatomo5) 2 maggio 2017
Cinguettii rumorosi
Il mancato rinvio di Nagatomo è un errore effettivamente goffo per un calciatore di serie A, ma che poteva capitare a chiunque. Non l’hanno pensata così gli interisti, che non hanno esitato a scagliarsi contro il giapponese. Insulti di tutti i tipi contro Nagatomo, anche sotto questo tweet. Sotto, qualche esempio emblematico – inutile aggiungere che abbiamo fatto opera di selezione e filtro, incorporando quelli meno triviali:
@YutoNagatomo5 Oh, ma con che coraggio parli? Zitto devi stare, zitto.
— LaStordita (@la_stordita) 2 maggio 2017
@YutoNagatomo5 Ogni giorno dovresti accendere un cero alla madonna per quanto ottenuto immeritatamente in carriera grazie all’Italia…vai a zappare
— Davide (@tortodavi) 2 maggio 2017
@YutoNagatomo5 Se a fine stagione te ne vai e ti porti via anche Ausilio ci fai un favore.
— MinaInterista (@MinaInterista) 2 maggio 2017
@YutoNagatomo5 bhe mica è colpa tua se non sei all’altezza dell’inter,quindi rispetta la nostra storia e vattene che già sei durato tanto..
— Angelo Losi (@AngeloLosi) 2 maggio 2017
Il calcio e i social
Come già accennato sopra, questa vicenda apre a una riflessione profonda. Il calcio e i giudizi dei tifosi hanno sempre convissuto. Nel senso: da una parte chi gioca, da una parte chi sostiene o critica la squadra. Manifestazioni di insoddisfazione, contestazioni personali, anche molto pesanti. È il gioco delle parti, dalla notte dei tempi.
Con i social network, però, il rapporto diventa complesso. Il contatto (quasi) diretto con i calciatori, aperto a tutti, fa sì che i profili personali di professionisti diventino veri e propri sfogatoi. In cui riversare non solo disamine tecniche, ma anche veri e propri insulti personali. Una concezione che, francamente, va molto al di là del diritto di critica o di giudizio (di chi paga, tra l’altro, per assistere a uno spettacolo): è accanimento personale, è esasperazione dei toni e dei concetti. Alcuni tifosi, una minoranza, si sono schierati a favore dello sfogo di Nagatomo. Anche sui social. È raro, ma possibile. Diciamo che capita.