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Inter, lo sfogo di Nagatomo «In Italia non c’è morale, non c’è rispetto»

Il giapponese, dopo l’errore nel posticipo, vittima di insulti sui social. Lui non ci sta e sbotta «O sei un Dio o un criminale», ma gli attacchi proseguono.

Il posticipo Inter-Napoli di domenica è stato deciso da un gol Callejon, ma il tiro di controbalzo dello spagnolo è scaturito da una svirgolata di Nagatomo. Errore che ha portato il calciatore giapponese a subire numerosi insulti su social da parte dei tifosi. La risposta del calciatore giapponese, arrivata su Twitter, è figlia dei nostri tempi. E rimanda a quell’immagine di tribunale monodirezionale che anima i social network, soprattutto quando si parla di calcio. Sotto è il tweet del terzino nerazzurro, in lingua nipponica. La traduzione è pressapoco questa: «In Italia se fai bene vieni elogiato come un Dio, sei fai male vieni offeso e criticato come un criminale. Non c’è morale, non c’è rispetto. Posso essere orgoglioso però di lavorare in un ambiente duro, dove arrivano solo in pochi. Sono qui da sette anni e questa è una grande ricchezza che permette di guardare al futuro».

Cinguettii rumorosi

Il mancato rinvio di Nagatomo è un errore effettivamente goffo per un calciatore di serie A, ma che poteva capitare a chiunque. Non l’hanno pensata così gli interisti, che non hanno esitato a scagliarsi contro il giapponese. Insulti di tutti i tipi contro Nagatomo, anche sotto questo tweet. Sotto, qualche esempio emblematico – inutile aggiungere che abbiamo fatto opera di selezione e filtro, incorporando quelli meno triviali:

Il calcio e i social

Come già accennato sopra, questa vicenda apre a una riflessione profonda. Il calcio e i giudizi dei tifosi hanno sempre convissuto. Nel senso: da una parte chi gioca, da una parte chi sostiene o critica la squadra. Manifestazioni di insoddisfazione, contestazioni personali, anche molto pesanti. È il gioco delle parti, dalla notte dei tempi.

Con i social network, però, il rapporto diventa complesso. Il contatto (quasi) diretto con i calciatori, aperto a tutti, fa sì che i profili personali di professionisti diventino veri e propri sfogatoi. In cui riversare non solo disamine tecniche, ma anche veri e propri insulti personali. Una concezione che, francamente, va molto al di là del diritto di critica o di giudizio (di chi paga, tra l’altro, per assistere a uno spettacolo): è accanimento personale, è esasperazione dei toni e dei concetti. Alcuni tifosi, una minoranza, si sono schierati a favore dello sfogo di Nagatomo. Anche sui social. È raro, ma possibile. Diciamo che capita.

 

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